Montella: «Roma, ricorso per convenienza»

13/01/2013 alle 10:35.

IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - «Credo che il ricorso della Roma sia stato fatto più per convenienza che per convinzione». Alla vigilia della trasferta di Udine, Vincenzo Montella cerca lo scontro con la Roma. Che forse per mantenere un profi

I giudici della Figc hanno definito «improponibile» il ricorso dei giallorossi, suscitando così la risposta di Franco Baldini. «Se la Roma ha deciso di muoversi così - aveva commentato il giallorosso -, è perché ritiene di avere un diritto da tutelare che è quello che ci veniva assegnato dal calendario e che prevedeva il fatto di giocare in casa. È soprattutto un dovere verso i nostri tifosi di poter consentire loro di poter vedere la partita a Roma e non a Firenze, dove peraltro, vista la necessità di avere la tessera del tifoso, in pochi potranno andare». Da qui il commento di Montella: «Forse i regolamenti andrebbero letti e capiti prima di firmarli. A volte ci sono avvocati che hanno convenienza di presentare ricorsi solo per avere più visibilità». Parole che non nascondono una punta di risentimento nei confronti della Roma.

Non la società che l’ha lanciato come allenatore, ma quella che ha bocciato la sua conferma sulla panchina giallorossa. Quella da cui sarebbe comunque voluto tornare quest’estate, chiusa la parentesi Luis Enrique. Evidentemente il tira e molla estivo non gli è ancora andato giù. Montella era uno degli allenatori che la Roma ha seriamente valutato per la panchina, appena conclusa la stagione 2011-2012. Ma le parti sono risultate troppo distanti, sia sul piano economico sia su quello tecnico, e l’accordo alla fine è saltato. Alla ha trovato terreno fertile per coltivare le sue innegabili qualità di allenatore, tanto da dichiarare poi che «tornare alla Roma sarebbe stato l’errore più grande della mia carriera». Ma (forse) un po’ d’amaro in bocca c’è ancora.