GASPORT (M. CALABRESI) - Lippodromo di Tor di Valle, così come si presenta ai nostri occhi, sembra un porto di mare. Unarea immensa, che senza qualche muro di cinta o qualche rete di recinzione lo sarebbe ancora di più. Fuori, larea per il parcheggio delle roulotte che trasportano
Scenario e immaginazione Per la Roma, invece, è sempre stato il più importante degli obiettivi, il core business: aspettando la sfilza di autorizzazioni e di capire se servirà effettivamente una variante del Piano Regolatore (domenica, il sindaco Alemanno ha escluso questa ipotesi), viene naturale, in mezzo a un deserto così, guardarsi intorno e immaginare dove nasceranno i negozi, dove i palazzi, e dove lo stadio vero e proprio.
E la gente? Dietro la stazione, cè un altro mondo: quello degli uffici, delle case, dei negozi. Di chi spera di vedere un nuovo stadio a pochi passi «perché finalmente potrò avere la Roma a na schioppettata da casa» e di chi vorrebbe «meno puzza dal depuratore» e «meno traffico la mattina, perché questa zona è na caciara». Ai tifosi, però, piace sognare. E visto che il sogno dovrebbe diventare realtà, sotto coi campioni che la gente vorrebbe giallorossi: «Su tutti Falcao dice Achille Calicchio, mano nella mano con il figlio Daniele, 5 anni, che si ripara dal freddo con una sciarpa della Roma . Ero abbonato dai tempi del Divino, e poi il Falcao di oggi è proprio forte». Pallotta vorrebbe il primo gol di Totti: «E io il secondo di De Rossi spera Roberto Cancedda, che gestisce un bar di fronte ai campi di via Cina . Con il tifo romanista e giovani come Marquinhos, Pjanic e Lamela che saranno diventati campioni veri, la Roma può arrivare tra le big dEuropa».