LA REPUBBLICA (M. PINCI) - Un momento-no che ormai dura dallinizio della stagione, tra panchine e squalifiche. Eppure, Daniele De Rossi ha deciso: «Voglio restare a Roma». Una decisione che almeno per qualche mese chiuderà ogni discorso relativo alla sua partenza. Il rapporto mai decollato con Zeman ha a lungo
E la volontà di continuare insieme è condivisa anche dal presidente James Pallotta: «Non cè nessuna intenzione di cedere De Rossi», giura nella sua prima conferenza stampa romana. Cambia semmai il motivo: «Nessuno ci ha fatto proposte e noi non abbiamo chiamato nessuno, ho letto cose esilaranti sui giornali», lattacco di Mr president durante la presentazione del neo a. d. Italo Zanzi. Giovedì il cda ratificherà la sua nomina (per 3 o 4 anni) a «global Ceo», come ha spiegato Pallotta: una sorta di presidente in pectore che rappresenti la proprietà Usa a Roma. Anche con i dirigenti attuali. Ma a interessare il presidente è soprattutto lo stadio: «Pensiamo di poterlo costruire entro i prossimi 5 anni, magari anche prima». Già a giorni potrebbe essere chiuso laccordo per larea di Tor di Valle. Chiarissimi anche gli obiettivi sportivi: «Saremmo delusi se non arrivassimo in Champions. Ma vogliamo costruire una squadra in grado di competere per quei posti per i prossimi 10 anni».