IL ROMANISTA (M. MACEDONIO) - «Purtroppo, anche quando parla in maniera pacata e tranquilla, il mister si vede attribuire frasi forti». Parola di Gigi Di Biagio, che centra in pieno il tema del giorno. Di certo, parla con cognizione di causa, lex centrocampista giallorosso. Perché lui, Zdenek Zeman, lo conosce bene, avendolo
Però a Roma si parla solo di questo.
E vero che il mister, anche non volendo, sembra fornire degli assist in proposito e, a volte, anche per non essere equivocati, sarebbe meglio passare sopra ad alcune domande, per il bene di tutti. Ma è anche vero che noi vediamo solo ciò che appare allesterno, il prodotto finale per intenderci, ma non conosciamo affatto le dinamiche interne, anche sottili, che vi sono nel loro rapporto. Non discuto che si potrebbe gestire tutto in maniera diversa e migliore sul piano della comunicazione, ma penso anche che come stanno le cose lo sanno loro e basta. E ogni commento di altri è superfluo. Sono sicuro che quanto detto dal mister sia stato fatto per il bene della Roma e di Daniele.
A questo proposito, è mai capitato a Zeman, in passato, di utilizzare questo modo di rapportarsi, magari per pungolare un calciatore?
Sì, lha fatto, ma non so se questa volta mirasse a questo. So che se si è sentito di dire quelle cose avrà avuto i suoi motivi. Del resto, anche lui è adulto e vaccinato. Fermo restando che non enfatizzerei più di tanto quel che è stato detto.
Un eccesso di sincerità,dunque, da parte del tecnico, che generalmente e senza farsi troppi scrupoli dietrologici, ciò che pensa dice?
Parliamo di due persone perbene, leali, sincere, e che danno tutto per il bene della Roma. Zeman, per come lo conosco, in vita sua non ha mai fatto il doppiogiochista. E daltro canto, reputo Daniele una grande persona oltre che un grande calciatore. Insomma, mi trovo un po tra due fuochi, perché, per motivi diversi, sono legato a tutti e due. Spero proprio che tutto si risolva nel migliore dei modi.