GASPORT (M. GALDI) - È sempre la «tessera del tifoso» a focalizzare l'attenzione di tutti. È di ieri la sentenza della prima sezione del tribunale civile di Roma (giudice unico, Vittorio Contento) che ha condannato la Roma a «risarcire» un abbonato per i danni morali subiti a causa della tessera del tifoso. Cinquemila euro perché ci sarebbe stato un «trattamento illecito»
Problema risolto In realtà la situazione è da tempo sotto controllo. Il Viminale, che ha sempre contato sul parere del «garante della privacy», anche dopo le sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, aveva chiesto alle società di essere «più chiari» sull'eventuale utilizzo dei dati per il merchandising e il marketing. Insomma stop agli abbonamenti-carta di credito senza preventiva autorizzazione. I club subito si sono adeguati, sin dal 2010, e per questo i nuovi questionari sono stati da tempo modificati. Certo è possibile che a questa «causa pilota» ne seguano altre, ma riguarderebbero solo un periodo limitato.