IL ROMANISTA (L. PELOSI) - Non cè niente da fare, i maestri dei biscotti siamo sempre noi. Che facciamo opera preventiva verso la Spagna, che invece batte la Croazia, e affrontiamo il calcioscommesse, pieno di partite biscottate, con un contro-biscotto. Sembra infatti che non sia più sicuro che tutte le squadre coinvolte vengano escluse dalle prossime competizioni europee, come invece vuole larticolo 2, comma 4
Tutto dovrà concludersi entro e non oltre il 20 luglio, quando si terranno i sorteggi per i preliminari. E molto difficilmente accadrà. In quel caso, nonostante il coinvolgimento, Napoli e Lazio saranno comunque iscritte. E quello che sarebbe emerso dopo un incontro tra il presidente federale Giancarlo Abete e il presidente della Uefa Michel Platini in Polonia, durante gli Europei. Come riporta la rubrica spycalcio di repubblica. it, la Uefa può intervenire anche successivamente, escludendo un club eventualmente colpevole, ma non sostituendolo (e la prima avente diritto a subentrare è la Roma). E non sarebbe neanche certa lesclusione, anche in caso di colpevolezza. Sono decisivi i tempi, insomma, ma si sono già allungati. Come si poteva tranquillamente prevedere nel momento in cui, pur avendo già le carte a disposizione, Palazzi ha scelto di aspettare la fine del campionato di Serie A per aprire le indagini su società e giocatori di A coinvolti. Di certo già quella decisione non fu unaccelerazione. Ora poi, sembra stia arrivando il via libera ai club coinvolti, in barba ai regolamenti Uefa. Ed è quantomeno particolare che lindiscrezione esca fuori dopo un incontro tra Abete e Platini. Neanche tanto tempo fa, il numero uno della Figc aveva dichiarato: «Chiedo tolleranza zero e processi sportivi in tempi rapidi per fare pulizia e individuare tutte le responsabilità». E il capo del calcio europeo aveva detto: «Queste cose uccidono il calcio. Chi ha barato dovrebbe essere squalificato a vita». Sì proprio loro, severissimi: Abete e Platini. Se è vero che si sono parlati per fare in modo che le squadre italiane coinvolte partecipino comunque alle competizioni europee, o non pensavano ciò che dicevano o hanno cambiato idea.