GASPORT (M. CECCHINI) - In 38 giorni il mondo si è rovesciato. A poco più di un mese di distanza dal k.o. in campionato al Franchi, la Roma vince la 4a partita di fila, restituisce
Due volti Rispetto al match di campionato Luis Enrique (sempre in gol in casa) cambia 4 giocatori, Rossi invece 6 e, soprattutto, il modulo. La difesa a 3 ed il centrocampo a 5 (già visti a Novara) creano subito problemi alla fragile mediana orfana di De Rossi (a riposo precauzionale, ed è un'assenza che pesa in questo modulo) e così in avvio, nel gioco delle coppie, Montolivo sovrasta il tenerissimo Viviani mentre Behrami graffia Greco. Risultato? Il giovane Salifu è libero di smistare il gioco - soprattutto in verticale su Jovetic - a differenza di Gago, che ha sempre Ljajic o Jo-Jo sui piedi. Ne consegue che il semplicissimo elastico offensivo viola (Jovetic va incontro alla palla e Ljajic cerca la profondità) procura subito fastidi ai giallorossi, tra i quali Kjaer, al rientro dopo due mesi, appare incerto. La differenza la fanno la bravura di Stekelenburg e l'imprecisione della Fiorentina, visto che nel giro di 9' sfiora il gol tre volte: all'11' Jovetic lancia Ljajic che tira alto; un minuto dopo il giovane serbo scarica addosso al portiere olandese; al 19' infine Behrami, Montolivo, Pasqual e lo stesso Jovetic innescano un balletto a tre metri da Stekelenburg, che si salva su due conclusioni sporche grazie anche a Cicinho. Il pressing viola però si attenua e la Roma cresce, cominciando a raccogliere frutti dalla sua scelta di tenere i tre attaccanti davanti per cercare l'uno contro uno nei confronti dei centrali viola. Il più vivo è proprio Lamela, che al 34' serve Totti (che sciupa) e al 41' impegna in proprio il portiere.
La svolta Col dinamico Perrotta per Viviani a inizio ripresa, la Roma cresce, ma la svolta la dà Nastasic sbagliando due volte in rinvio, e sul secondo flop si avventa Lamela che batte Neto da due passi (8'). Neppure il tempo di riorganizzarsi che i viola vedono proprio Perrotta salvare vicino alla linea una conclusione di Pasqual (10'). A questo punto la Fiorentina avanza il proprio baricentro e negli spazi brilla Lamela, che al 12' impegna Neto e al 21' raddoppia servito da Totti, dopo che Salifu perde palla a centrocampo. La Fiorentina a quel punto molla e così, su errato rinvio di Neto, al 31' Borini chiude i conti. La sfida alla imbattuta Juventus, in fondo, non si poteva lanciare nel modo migliore.