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IL ROMANISTA (V .META) - Più che un ermo colle, un ermo gol. A riscrivere la storia di Gianluca Leonardi è stato un pomeriggio in riva al mare, solo che a escludere lorizzonte allo sguardo non cera una siepe ma la tribuna del Camilli, un tempo Ostia Mare, ora mare di Ostia.
Un po come lui, da goleador di scorta, a scorta di gol. Tre gol in una settimana fra campionato e Coppa Italia, il primo a Ostia contro il Napoli, lultimo che ha aperto le marcature nella scorpacciata di olive ascolane contro lex squadra di Aloisi, in mezzo il momentaneo 1-0 a Parma. Quando si dice uno che sa farsi trovare sempre pronto. Fra i segreti della Primavera capolista cè anche la puntualità di Leonardi, dote che stupisce solo chi non lo conosce: una stagione chiusa con otto gol nonostante labbia passata a fare la riserva di Montini, la presente iniziata da vice Tallo e che lo vede già a quota tre. Non male per uno che prima di quel pomeriggio a Ostia non arrivava a settanta minuti giocati nelle prime sei gare. Che fosse un tipo da impatto forte lo avevano intuito, a Roma e non solo, già quando giocava nellUrbetevere, per quanto nellanno degli Allievi Coppa Lazio avesse passato più tempo in infermeria che in campo e tanti saluti alla finale contro la Roma, vinta dai giallorossi grazie alle reti Piscitella e Viscontini, che di lì a un paio di mesi diventano sui compagni di squadra. Nellestate 2009 a via della Pisana di richieste ne arrivano tante, alla fine la spunta la Roma che lo aggrega agli Allievi Nazionali.
Stramaccioni ci mette poco ad accorgersi che fra fisico, tecnica e altruismo, il ragazzo può diventare una pedina fondamentale nello scacchiere perfetto di quella squadra stellare. Quando consegna a Leonardi una maglia da titolare già alla prima di campionato contro la Sangiovannese, Gianluca ringrazia e per ripagare il tecnico della fiducia segna subito due gol. Nove mesi più tardi è a Montepulciano a festeggiare lo scudetto e lassistper il gol vittoria di Ciciretti porta la sua firma. Con il passaggio in Primavera la concorrenza si fa durissima, ma il lungo infortunio di Montini a inizio stagione gli concede opportunità che sa cogliere al volo: anche stavolta gol allesordio, poi quattro reti decisive nel cammino dei giallorossi in Coppa Italia. Nelle finali scudetto gioca solo una manciata di minuti contro il Milan, però per il secondo anno consecutivo si ritrova a baciare la coppa. Partito Montini, ecco che a scavalcarlo nelle gerarchie è il nuovo acquisto Tallo. Leonardi manda giù e aspetta la solita occasione. Che puntualmente si presenta con linfortunio dellivoriano: altrove sarebbe stato un mezzo disastro, alla Roma possono aspettare e dargli tutto il tempo di cui ha bisogno per riprendersi. Nel frattempo ci pensa Leonardi