
CORSPORT (R. MAIDA) - Il primo derby non si scorda mai, anche se fa male. Bojan Krkic ha danzato sulla partita, più volte è stato vicino a lasciarle un autografo, ma nel secondo tempo è stato sacrificato sullaltare dellequilibrio tattico. In dieci contro undici era obiettivamente difficile reggere allassalto della Lazio, soprattutto con due attaccanti e un trequartista in campo. Il cugino di Messi ( «Non lo sapevo, è stata una sorpresa sia per lui che per me» ) ha accettato il cambio con serenità, è tornato in panchina senza polemizzare dopo il cinque del motivatore Llorente. Semmai ha digerito poco la sconfitta della Roma. «Abbiamo giocato male nel secondo tempo - spiega, in un discreto italiano -quando invece la Lazio èpartita forte. Poi in inferiorità numerica sarebbe stato difficile per chiunque. Peccato perché avremmo potuto chiudere la partita sull 1- 1. Però bisogna riconoscere che in undici contro dieci loro hanno creato molte occasioni per segnare».
QUEL PRIMO TEMPO... - Ma Bojan, come Luis Enrique, pensa più a quello che è successo prima, a un derby che si poteva archiviare prima dellintervallo e della reazione della Lazio:« Già, nel primo tempo avevamo dominato e la Lazio non aveva fatto niente, secondo me. Stavamo giocando a un buon livello, creando occasioni, purtroppo però non siamo riusciti a raddoppiare. Ci è mancato proprio il secondo gol perché la sfida era in mano nostra. Non credo che dopo il riposo siamo tornati in campo distratti. Sono stati loro a partire forte e a crearci delle difficoltà ». E sempre in sintonia con lallenatore, non se la sente di attaccare Tagliavento:«Non so se il rigore ci fosse ma il problema non è questo. Avremmo dovuto vincere da soli, senza dover pensare allarbitro ». La delusione è doppia pensando ai tifosi della Curva Sud, che nel momento di maggiore sofferenza hanno soffiato sulle spalle della squadra per spingerla a resistere:« Ci dispiace molto, perché il derby è il derby. Non è una partita come le altre, latmosfera è bellissima. Ci tenevano loro e ci tenevamo noi a fare un grande risultato. Il pubblico è stato straordinario, come al solito ci ha dato un aiuto eccezionale. Peccato non avergli regalato una gioia». (...)