No smoking

03/10/2011 alle 11:50.

IL ROMANISTA (S. ROMITA) - E’ successo che un ragazzo di ventidue anni potrà tornare allo Stadio solo con il compimento del suo ventiquattresimo compleanno. Ma non potrà in questi due anni assistere a nessuna manifestazione sportiva. Nemmeno ad una corsa olimpica di velo

della partita. E’ naturale. E’ la festa. E’ il calcio. E’ lo stadio.  Che cosa faranno i questurini in occasione del derby? Ci arresteranno tutti? E la notte di San Silvestro, a come a Roma, come in qualunque à italiana, i ragazzi che festeggiano con dei semplici bengala ultracolorati saranno denunciati? Potranno festeggiare - causa Daspo - un capodanno ogni tre?

Abbiamo assistito a tante ingiustizie. Ed è di questi giorni la notizia che c’è anche chi deve rispondere, oggi come oggi, del furto di un ovetto kinder come se si trattasse di un reato di grandi proporzioni. Se si vuole fare rispettare con rigore il principio o i principi base di una società, pretendiamo che lo si faccia sempre e a tutti i livelli. Che si usi il cervello e l’elasticità. Se non la si ha, se non se ne dispone, si deve lasciare il posto delicato che si ricopre. Il fumo non fa male. Non quello da stadio. Se poi il fumo deve essere vietato, smettete di vendere le sigarette e ingrassare le casse dello Stato con la salute degli altri. Se no smoking deve essere.