
CORSERA (G. PIACENTINI) - «Lo scudetto? Sognare è sempre possibile». Sarà l'entusiasmo dei suoi 20 anni o la soddisfazione per essere arrivato in una piazza importante come quella romanista, ma Fabio Borini sembra non volersi svegliare d
Della Roma è già innamorato. «Mi piace il progetto, è innovativo. C'è entusiasmo intorno all'allenatore e alla squadra, me ne sono accorto domenica sul pullman: nel tragitto fino allo stadio la gente ci fermava. È tutto diverso rispetto a Parma o all'Inghilterra. I tifosi sono fantastici, ci hanno applauditi prima, durante e dopo la partita». Lo paragonano a Pippo Inzaghi («È un confronto che mi affascina») ma il suo vero maestro è stato Drogba. «Da lui ho imparato tantissimo. Durante gli allenamenti mi spiegava i movimenti da fare, come calciare le punizioni».
In giallorosso ha trovato Totti. «Quando l'ho conosciuto mi sentivo fuori luogo perché prima lo avevo visto giocare solo in televisione. È un campione e lo sarà sempre, a Roma e in tutto il mondo. Lui, De Rossi e Burdisso sono i capitani anche fuori dal campo». Proprio con Totti potrebbe fare coppia contro l'Inter (arbitrerà Mazzoleni) domani sera: Borini è in lizza con Bojan per una maglia da titolare nel tridente offensivo, che sarà completato da uno tra Borriello (favorito) o Osvaldo. In difesa quasi certo il forfait di Juan (che ieri però si è allenato) mentre Cicinho avrebbe detto a Luis Enrique di non sentirsi ancora pronto: a questo punto in ballottaggio per giocare esterni rimango Rosi, Taddei e Cassetti.