LA REPUBBLICA (M. PINCI) - A meno di ripensamenti lavventura romanista di Ivan De la Peña è già ai titoli di coda. Meno di un mese tra il primo giorno di lavoro a Trigoria e lunedì, quando il vice di Luis Enrique ha chiamato da Barcellona Sabatini per comunicargli che avrebbe rimesso il proprio mandato
ruolo centrale, di essere utile per il mercato con decisioni forti. Impossibile nella Roma di oggi. Costretto a recitare da comparsa ha preferito tornare dalla moglie, che non ha mai voluto lasciare la Catalogna per lOlgiata, rinunciando a un contratto da 1 milione lordo allanno. Il doppio di Greco e Rosi. Senza una retromarcia, lassegno verrà sospeso con linizio del campionato, nonostante Sabatini gli abbia confermato che il club lo aspetterà.
Come aspetta De Rossi: «Il rinnovo? Non si può chiarire una cosa che non è ancora chiara, scatenerebbe soltanto patemi», sbuffa il regista. Nuovi brividi? Intanto, Daniele non sarà in campo con la squadra stasera
(ore 22) al Mestalla contro il Valencia. Nelle stesse ore, contatto tra Sabatini e il presidente dellEspanyol Ramon Condal per Osvaldo: offerti 10 milioni più Simplicio e bonus. «Io prenderei sia lui che Nilmar», scherza Luis Enrique. Per accontentarlo serve cedere Borriello, «ma io conto al cento per cento su lui e Pizarro», spiega il tecnico. Che sul mercato ha le idee chiare: «Cerchiamo rinforzi, ma è ridicolo parlare di chi ci interessa, si alza il prezzo». La prossima settimana, viaggio del ds in Brasile per sbloccare laffare Casemiro. Più facile con lextrabudget di 12 mln che il Cda approverà dopo il closing.