
CORSPORT (A. DE PAULI) - BARCELLONA - Giura di non aver mai lavorato più di tanto con i pesi, ma a vederlo fa veramente paura. Idriss Carlos Kameni, camerunense di Doula, è una autentica montagna di muscoli.
CORSPORT (A. DE PAULI) -
DIVORZIO DOLOROSO - Fino all'anno scorso, Kameni non avrebbe mai pensato di lasciare la cittadella sportiva di Sant Adriá de Besós, poi è arrivato Mauricio Pochettino e le cose sono completamente cambiate. Il nuovo allenatore, ha messo in dubbio la titolarità del camerunese, creando un antagonismo controproducente con il ben più mediocre Cristian Alvarez, che alla fine, com'era ovvio, si è dovuto accontentare di un ruolo da secondo. Di qui più di un battibecco tra l'estremo difensore africano e il tecnico, e la presa di coscienza che era venuto il tempo di cambiare aria. D'altra parte, Kameni ha sempre ambito a un club che gli garantisse l'accesso ai palcoscenici europei, mentre il progetto Pochettino sembra, per certi versi, ridimensionare le aspirazioni del club, con la sua cocciutaggine nell'inserire connazionali nello staff e nella rosa, anche a scapito di figure di maggior livello. E il buon Carlos non sopporta la mentalità rinunciataria, esattamente come non tollera che venga messa in dubbio la sua professionalità.
FIERO E GENEROSO - In tal senso parla chiaro un episodio, risalente a un paio di anni fa, quando il tranquillo camerunese perse completamente le staffe davanti a un tifoso, impegnato a bersagliarlo per tutto l'allenamento, per colpa di una partita storta. «Io sono un professionista serio e tu devi rispettarmi » e l'aficionado si dileguò. Un caso isolato, visto che Kameni non si è mai tirato indietro davanti alle richieste degli appassionati, che seguono con calore la squadra, come non ha mai negato il suo appoggio alle iniziative benefiche, che lo vedono grande protagonista soprattutto a Yaoundé, dove sostiene un progetto a favore dei giovani connazionali.