CORSPORT (G. D'UBALDO) - Le lacrime di Rosella Sensi alla fine di diciotto anni di storia di Roma. La commozione nel saluto della squadra, quando sfilano i giocatori, uno ad uno, a cominciare da Francesco Totti. Un mazzo di fiori, un abbraccio. Con qualcuno formale, con
Riesce a controllare lemozione a fatica: «Per me è una serata un po malinconica. Voltiamo pagina in tutti i sensi, passatemi la battuta, ma sarà una grande Roma» .
CONTESTAZIONI -Dopo diciotto anni si chiude unera. Anche nellultima partita della gestione Sensi non sono mancate le contestazioni verso la proprietà che sta lasciando:« Ringrazio tutti i tifosi, anche quelli che mi hanno contestato civilmente, per come sono stati vicini a tutta la mia famiglia in questi anni. Speriamo di aver lasciato un buon ricordo e di essere ricordati con affetto. I tifosi mi hanno sempre dato tanta forza. Sarò la prima tifosa dei nuovi proprietari, faranno bene, grandi cose. Me lo auguro, ma bisogna lasciarli lavorare con serenità. E una richiesta che faccio davanti allavvocatoCappelli, la cui presenza è una certezza».
Il saluto dei giocatori se lo ricorderà a lungo, quella maglia con il suo nome e il numero uno che le ha regalato Totti la terrà sempre con sè:«E stato un abbraccio tra amici, fratelli, non so. Il mio pensiero va a mio padre. Vorrei che il ricordo di questo momentorestasse solo per lui ».
Infine una precisazione sulla posizione della Roma in Lega:«Sono sempre andata confrontandomi con Fiorentino che è in contatto con DiBenedetto, poi lascio a voi tutte le considerazioni. Non cè stato nessuno screzio, nè incomprensione con la nuova società».
SPIEGAZIONI -Lavvocato Cappelli ha accompagnato Rosella Sensi nella sua ultima uscita da presidente allOlimpico:« Non posso che ringraziare la famigliaSensi per quello che ha fatto in questi anni, ha operato sempre per il bene della Roma. La Sensi ha seguito una linea pensando che fosse la più idonea, non penso che DiBenedetto abbia per forza una linea diversa, voleva conoscere. Cè stata una richiesta di chiarimenti che sono stati dati, non ho visto tensione. I nuovi proprietari hanno grande solidità, con laccompagnamento di Unicredit hanno la possibilità di muoversi nella società italiana. Per linserimento definitivo è questione di settimane se non di giorni ».
Infine lavvocato della banca ha affrontato il tema dei rapporti tra Montali e Baldini:«Va chiesto agli americani. Unicredit non vuole entrare nella gestione tecnica. Montali non è un uomo in quota Unicredit, ma un dirigente bravo e competente nel quale Unicredit ha fiducia ».