La Roma di DiBenedetto? Forte, giovane, affamata

26/03/2011 alle 11:11.

GASPORT (A.CATAPANO) - Più che fare nomi, si può divulgare l’identikit tracciato da Thomas DiBenedetto: «Skilled, young and hungry» . I giocatori della Roma che verrà dovranno presentare queste caratteristiche: bravi, giovani, affamati. Soprattutto, con una fame da lupi. Ambiziosi, orgogliosi di rappresentare la città, di essere parte della sua storia. Orgoglio, senso di appartenenza — pride, in una parola — sono sentimenti che la proprietà americana evocherà con insistenza.

All’inizio bisognerà fare di necessità virtù. Acquisti mirati, a prezzi convenienti, poche follie, a meno che prima non si voglia vendere. Perciò, aspettando la settimana in cui più o meno tutto si consumerà, a partire da lunedì— la firma, il passaggio di consegne, le presentazioni, il disvelamento di alcuni nomi chiave del progetto —, si può anche dire tutto e il contrario di tutto, dare in pasto grandi nomi o svelare improbabili summit di mercato sul cileno Sanchez tra gli attuali dirigenti (come fare i conti senza l’oste), ma meglio volare più bassi e verificare chi risponde all’identikit tracciato da DiBenedetto, intanto nella Roma attuale.

Tutti sotto osservazione fino al termine della stagione, chi possiede quelle caratteristiche, almeno due su tre (bravo e affamato)? Lunedì scatterà la settimana decisiva: firma, passaggio di consegne, prime scelte, inizio dell’era americana



CONFERMABILI Cassetti e Perrotta hanno strappato il rinnovo anche per le loro qualità morali: professionisti seri, oltretutto due titolari di questa Roma. La stessa considerazione, a suo tempo, è stata fatta con Taddei, 31 anni e un contratto fino al 2014. Burdisso ha ancora l’età giusta per un difensore (30 anni) e ha più fame di tutti, la difesa ripartirà da lui. Pure Juan potrebbe essere confermato, anche se si teme che abbia già dato il meglio di sè, ma perso Mexes non si può rinunciare pure al brasiliano.

Pizarro è un unicum nella Roma, ma dovrà fare il bravo. In attacco, continuerà ad essere un totem, Vucinic (già un pupillo di DiBenedetto) il talento che lo affiancherà e sosterrà, ma dovrà ritrovare stimoli e appetito. Borriello sarà riscattato dal Milan, il resto si vedrà, se rientrerà nei piani dell’allenatore o se arriveranno offerte interessanti.




RIFLETTERCI SU Dei tre portieri potrebbe non restarne uno, o il solo Julio Sergio, che è serio e guadagna il giusto. Menez è appeso ad un filo: bravino, ma troppo presuntuoso e discontinuo. Pare che lo voglia mezza Europa, non si farà fatica a venderlo. Se ne farà parecchia, invece, a capire cosa intende fare da grande . Se restare a Roma, ma pacatamente e senza pretendere la luna. O andare a cercare gloria, serenità e soldi altrove. Nel caso, Di-Benedetto se ne farà una ragione. E pure i tifosi, stavolta.