Porta spalancata Roma, la solitudine dei numeri uno

24/03/2011 alle 09:47.

GASPORT (S. BOLDRINI) - La Roma ha la porta sfondata: basta analizzare i numeri. Tra le macerie di una stagione difficile, emergono cifre degne di una squadra in lotta per salvarsi, sicuramente non all’altezza di chi aspira ad arrivare tra le prime quattro: 3 portieri per un totale di 95 anni di età complessivi, 62 gol subiti, media di 1,51 reti incassate a partita.

GASPORT (S. BOLDRINI) - 
La Roma ha la porta sfondata: basta analizzare i numeri. Tra le macerie di una stagione difficile, emergono cifre degne di una squadra in lotta per salvarsi, sicuramente non all’altezza di chi aspira ad arrivare tra le prime quattro: 3 portieri per un totale di 95 anni di età complessivi, 62 gol subiti, media di 1,51 reti incassate a partita. Non si salva nessuno, in questo sprofondo rosso: Julio Sergio, Doni e non possono essere assolti. Sicuramente la difesa non aiuta i portieri, sicuramente il centrocampo spesso non protegge a dovere la difesa, sicuramente gli attaccanti, tranne , sono statici e non aiutano il resto della squadra ad evitare guai, ma sicuramente i portieri hanno mostrato tutti i loro limiti. In questo scenario, tre storie particolari in cui emerge un dato che unisce altrettanti destini: Julio Sergio, Doni e non sono mai stati tranquilli.

Julio Sergio  Promosso titolare dopo una stagione fantastica, con tanto di contrattone allungato fino al 2014 e stipendio quadruplicato, Julio Sergio ha capito sino dal ritiro di Riscone di Brunico che questa sarebbe stata un’annata difficile. Si è infortunato tra le montagne, poi è tornato, ma ha rischiato di rompersi una gamba contro gli infortuni, problemi ambientali, rivalità interne: i tre non sono mai stati tranquilli. E la squadra non li ha aiutati... Brescia (19 settembre 2010) e, a ruota, ha avuto altri problemi fisici. La salute non lo ha aiutato, la difesa è crollata, ma anche lui ci ha messo qualcosa di suo, peggiorando il rendimento di un anno fa: anche ieri, per dire, un malanno alla caviglia lo ha costretto ad allenarsi in palestra. Il sovrappeso ha peggiorato la situazione. Da Natale in poi sono subentrati i problemi ambientali. Le dichiarazioni di dopo Milan Roma («Doni è il miglior dopo Buffon con il quale ho giocato» ) hanno fatto emergere le divisioni interne. Julio Sergio ha resistito fino all’addio di Ranieri: Montella ha scelto Doni con una dichiarazione onesta: per me è il migliore dei tre. Le cifre di Julio Sergio: 24 presenze (19 campionato, 3 e 2 Coppa Italia) e 38 gol subiti (31 campionato, 6 e 1 Coppa Italia).

Doni  Dopo un anno e mezzo tra panchina e tribuna, offeso a lungo da qualche guru da strapazzo dell’emittenza romana, Doni è tornato protagonista con Montella. La lontananza dal palcoscenico si è rivelata un handicap non indifferente. Doni ha difeso la porta della Roma in 11 gare (9 campionato e 2 ) ed incassato 13 gol (7 campionato e 6 ).

  Il romeno è partito come secondo di Julio Sergio, è stato titolare in autunno, si è ritrovato in tribuna in inverno. È partito male in Supercoppa (3 gol al passivo), si è ripreso in campionato (-5 reti), in ha incassato altri 3 gol. Totale: 9 gare e 11 reti sul groppone. Magra consolazione: ha la media migliore.

Buffon  In questo quadro, la Roma è alla ricerca di un . Buffon per ora sembra una suggestione. Ha 33 anni, ha subito un delicato intervento alla schiena e guadagna molto (6 milioni a stagione). Rispetto ai tre romanisti è però un gigante.