IL ROMANISTA (P. BRUNI) - Incognita Pizarro per Vincenzo Montella. Il cileno, infatti, soffre per i soliti problemi alla schiena e la sua presenza in campo non è poi così certa come nei giorni scorsi. Un imprevisto dellultima ora che, nella rifinitura svolta a Trigoria prima della partenza per Firenze, ha spinto il tecnico giallorosso
Andiamo con ordine. Nel caso lex udinese ce la facesse ad essere al fianco di Daniele De Rossi, non ci sarebbero problemi e la formazione non si discosterebbe di una virgola rispetto a quella ipotizzata alla vigilia. Doni in porta, (anche perché Julio Sergio non è stato neppure convocato), Riise sulla fascia sinistra, Nicolas Burdisso su quella opposta visto che Cassetti è fermo ai box per una fastidiosa pubalgia e con Juan e Mexes a completare il reparto. La batteria dei trequartisti, orfana di Vucinic squalificato per un turno dal giudice sportivo, potrà contare sulla fantasia di Menez, sulle incursioni di Perrotta e sul dinamismo di Taddei. In attacco, Totti come terminale del 4-2-3-1 e Borriello ancora una volta in panchina a sperare in una chance. Il capitano, oltre ad inseguire la rete numero duecento in serie A con la maglia giallorossa è alla ricerca del primo gol allArtemio Franchi. In diciotto anni di carriera e favolose prestazioni, non è mai riuscito ad andare a segno nello stadio fiorentino. Infine, nel caso Pizarro dovesse alzare bandiera bianca si prospetterebbero diverse soluzioni: piazzare Fabio Simplicio nella maschera davanti alla difesa, inserire Brighi e, addirittura, schierare un centrocampo a tre con caratteristiche molto muscolari. Questultima possibilità, comunque, appare la meno percorribile perché Montella ha sempre preferito il modulo figlio del duo Spalletti- Andreazzoli e si è dimostrato restio a fare sperimentazioni tattiche in situazioni demergenza.