Quanto sei grande Roma

19/12/2010 alle 11:44.

IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Non è solo la migliore, e anche nettamente, del 2010. La Roma è anche prima negli scontri diretti tra le grandi. Se il primo dato statisticamente può inorgoglire Ranieri e i giocatori per quanto fatto nell’anno solare, l’altro per ora genera un misto tra rimpianti e certezze

Regina del 2010 con 81 punti, addirittura 9 in più del Milan che sta in testa al campionato in corso. Ma insistiamo su quanto accaduto nelle prime 17 gare del torneo, da fine agosto a sabato sera: il gruppo di Ranieri è davanti alle 5 formazioni che dovrebbero giocare per lo scudetto. Borriello, il match winner della gara di San Siro, è stato efficace nel dopo partita con un paio di concetti. Il primo: «Io ho sempre creduto nel titolo: non siamo inferiori a nessuno, grazie a una rosa altamente competitiva». Il secondo: «Abbiamo battuto l’Inter, la Lazio e il Milan: dobbiamo quindi credere nelle nostre potenzialità, ma comportarci bene anche con le piccole. Ci mancano proprio quei punti».

Partiamo, intanto, dai punti conquistati con le 5 big: sono 10, frutto dei tre successi a cui ha fatto riferimento il suo centravanti, più il pari di Torino contro la . L’unica sconfitta contro il , in trasferta. Qui sopra potete analizzare nel dettaglio gli scontri diretti e vedere che grande differenza c’è proprio con la squadra di Mazzarri che, delle prime cinque in classifica, è quella che ha raccolto meno, 3 punti, salendo quindi al secondo posto grazie ai risultati ottenuti contro le piccole.

A quanto pare la Roma è davvero grande quando incrocia le sue rivali più accreditate. Le cifre che l’accompagnano negli scontri diretti sono completamente diversi da quelli deludenti delle altre gare. E’ come se Ranieri e di conseguenza la squadra trovassero concentrazione, compattezza, equilibrio, concretezza e solidità solo contro le migliori. Basta prendere in esame i gol incassati: solo 3, 2 dei quali a , per l’unica sconfitta. Davvero pochi per una formazione che ne ha presi già 20 in campionato e 14 nelle coppe (cioè 4 in 24 gare ufficiali). Nei tre successi contro l’Inter, la Lazio e il Milan, guarda caso, nessuna rete incassata. E, curiosità da non sottovalutare, schierando tre portieri diversi, contro i nerazzurri, Julio Sergio contro i biancocelesti e Doni contro i rossoneri. Questo per far capire che, come ha chiarito anche dopo la vittoria di sabato sera, sono state prove con «comportamento da squadra». Cinica, tra l’altro: 5 gol in 5 gare (nessuno contro il ), quindi pesantissimi, come dimostrano le vittorie con il minimo scarto contro le due milanesi.

Da questi numeri la Roma dovrebbe ripartire nel 2011, per farsi coraggio e tentare un’altra rimonta. Normale che le cadute contro le piccole, però, possano pesare a fine stagione diventare letali, con i giallorossi a rimpiangere la grande chance buttata. Mancando ancora 19 partite, sarebbe prematuro fare bilanci del genere. Per una volta, è il caso di guardare indietro e non davanti. Cioè facendo un paragone con l’anno scorso, per capire che l’obiettivo scudetto non è ancora da scartare. Il gruppo di Ranieri sta andando più forte: rispetto al campionato passato, dopo la diciassettesima giocata, ha un punto in più in classifica e il distacco dalla prima, ieri l’Inter e oggi il Milan, è minore. Dagli 11 punti di svantaggio del dicembre 2009 è passata a 7 attuali.

 

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