Roma avanti ma che beffa

09/12/2010 alle 11:01.

CORSPORT (A. MAGLIE) - La Roma va avan­ti con lo sforzo minimo. Un pareggio senza infa­mia e senza lode contro un avversario non straordi­nario. L'obiettivo, comun­que, è stato raggiunto: gli ottavi di Champions. E adesso Ranieri deve incro­ciare le dita e confidare in un'urna benigna. Ma la squadra vista all'opera ie­ri in Transilvania, pur su un terreno di gioco accet­tabile, non è stata molto diversa da quella che sa­bato sera si è

DUE KO - La serata della Roma non è cominciata in maniera confortante visto che, distribuite le forma­zioni ufficiali, poco prima del fischio di inizio di Col­lum, è arrivata la notizia che tra i pali avrebbe pre­so posto , che gio­cava in casa, e non Julio Sergio, vittima di un pro­blema muscolare. Al di là dei cattivi pensieri che un imprevisto del genere può suscitare, l'avversario ieri sera sulla carta (e non so­lo) appariva piuttosto mal­leabile. Il nuovo tecnico non è che abbia dato una impronta straordinaria­mente diversa al Cluj, semmai ha provveduto, in partenza, a rafforzare un po' gli argini sistemando un trequartista, l'italiano De Zerbi, dietro l'unica punta, il gigantesco Trao­rè. In mezzo al campo, poi, a Dica spettavano i compi­ti di regìa mentre a Kivuvu quelli di proteggere la linea difensiva. La preoc­cupazione del primo ko, veniva dissolta dopo una ventina di minuti, grazie a un secondo ko, inflitto questa volta dalla Roma agli avversari. Palla per­duta a metà campo dai ro­meni ( che invocavano un intervento falloso su De Zerbi), Simplicio spediva il pallone nello spazio tra Rada ed Edimar; Borriello lo inseguiva immediata­mente e dopo aver abba­stanza agevolmente evita­to il ritorno di Rada (mol­to flemmatico e imperfet­to), con un tiro a giro ren­deva vano il tuffo di Stan­cioiu. Era il vantaggio, una buona notizia che do­po meno di un quarto d'ora veniva bissata da un'altra buona notizia, il vantaggio del Bayern sul Basilea.

PALLE PERSE - I tecnici han­no provato a movimentare la gara modificando nella ripresa le squadre. La Ro­ma si è limitata a sostitui­re gli uomini: rinunciando a Menez, Ranieri ha prov­veduto a spostare nel ruo­lo di trequartista Simpli­cio che rispetto al france­se ha meno velocità ma è più abile ad andare cen­tralmente negli spazi. Minteuan, invece, ha cam­biato non solo gli uomini ma anche l'assetto della squadra passando quasi a un offensivo 4-2-4 con De Zerbi e Konè alti sul­l'esterno e Traorè e Bjela­novic in mezzo. I ragazzi di Ranieri hanno tenuto sotto controllo gli avversa­ri con un ampio possesso, confermato dalle statisti­che ma anche caratteriz­zato da molte palle perse soprattutto dagli uomini dai piedi più educati (a co­minciare da ). In re­altà, la Roma avrebbe po­tuto agevolmente raddop­piare sia con Burdisso ( conclusione di testa al­l'incrocio dei pali messa in angolo da Stancioiu) che con Borriello (solo davan­ti al , gli tirava ad­dosso) e Totti ( messo da­vanti a Stancioiu da Bor­riello, il capitano spediva a lato un diagonale abba­stanza comodo). Con un po' di attenzione in più e un po' di egoismi in meno, i giallorossi avrebbero po­tuto con larghezza mag­giore risolvere la pratica. Invece la Roma è stata co­stretta a beccarsi anche la rete del pareggio di Trao­rè che ha potuto colpire di testa con grande libertà in mezzo all'area.