CORSPORT (A. MAGLIE) - La Roma va avanti con lo sforzo minimo. Un pareggio senza infamia e senza lode contro un avversario non straordinario. L'obiettivo, comunque, è stato raggiunto: gli ottavi di Champions. E adesso Ranieri deve incrociare le dita e confidare in un'urna benigna. Ma la squadra vista all'opera ieri in Transilvania, pur su un terreno di gioco accettabile, non è stata molto diversa da quella che sabato sera si è
DUE KO - La serata della Roma non è cominciata in maniera confortante visto che, distribuite le formazioni ufficiali, poco prima del fischio di inizio di Collum, è arrivata la notizia che tra i pali avrebbe preso posto Lobont, che giocava in casa, e non Julio Sergio, vittima di un problema muscolare. Al di là dei cattivi pensieri che un imprevisto del genere può suscitare, l'avversario ieri sera sulla carta (e non solo) appariva piuttosto malleabile. Il nuovo tecnico non è che abbia dato una impronta straordinariamente diversa al Cluj, semmai ha provveduto, in partenza, a rafforzare un po' gli argini sistemando un trequartista, l'italiano De Zerbi, dietro l'unica punta, il gigantesco Traorè. In mezzo al campo, poi, a Dica spettavano i compiti di regìa mentre a Kivuvu quelli di proteggere la linea difensiva. La preoccupazione del primo ko, veniva dissolta dopo una ventina di minuti, grazie a un secondo ko, inflitto questa volta dalla Roma agli avversari. Palla perduta a metà campo dai romeni ( che invocavano un intervento falloso su De Zerbi), Simplicio spediva il pallone nello spazio tra Rada ed Edimar; Borriello lo inseguiva immediatamente e dopo aver abbastanza agevolmente evitato il ritorno di Rada (molto flemmatico e imperfetto), con un tiro a giro rendeva vano il tuffo di Stancioiu. Era il vantaggio, una buona notizia che dopo meno di un quarto d'ora veniva bissata da un'altra buona notizia, il vantaggio del Bayern sul Basilea.
PALLE PERSE - I tecnici hanno provato a movimentare la gara modificando nella ripresa le squadre. La Roma si è limitata a sostituire gli uomini: rinunciando a Menez, Ranieri ha provveduto a spostare nel ruolo di trequartista Simplicio che rispetto al francese ha meno velocità ma è più abile ad andare centralmente negli spazi. Minteuan, invece, ha cambiato non solo gli uomini ma anche l'assetto della squadra passando quasi a un offensivo 4-2-4 con De Zerbi e Konè alti sull'esterno e Traorè e Bjelanovic in mezzo. I ragazzi di Ranieri hanno tenuto sotto controllo gli avversari con un ampio possesso, confermato dalle statistiche ma anche caratterizzato da molte palle perse soprattutto dagli uomini dai piedi più educati (a cominciare da Totti). In realtà, la Roma avrebbe potuto agevolmente raddoppiare sia con Burdisso ( conclusione di testa all'incrocio dei pali messa in angolo da Stancioiu) che con Borriello (solo davanti al portiere, gli tirava addosso) e Totti ( messo davanti a Stancioiu da Borriello, il capitano spediva a lato un diagonale abbastanza comodo). Con un po' di attenzione in più e un po' di egoismi in meno, i giallorossi avrebbero potuto con larghezza maggiore risolvere la pratica. Invece la Roma è stata costretta a beccarsi anche la rete del pareggio di Traorè che ha potuto colpire di testa con grande libertà in mezzo all'area.




