E "Jerry" agli amici dice: «La Roma ripartirà»

16/10/2010 alle 12:05.

IL ROMANISTA (C. ZUCCHELLI) - Due giorni a Parigi per ricaricare le batterie. E incontrare gli amici di sempre con cui parlare di tutto, confrontarsi, semplicemente ridere, come qualsiasi ragazzo della sua età. E dire: «Torneremo a vincere». Jeremy Menez, lo scorso fine settimana, approfittando della sosta del campionato, è tornato a casa. In



Jeremy Menez, lo scorso fine settimana, approfittando della sosta del campionato, è tornato a casa. In Francia. Nella sua à, tra le persone che lo conoscono da sempre e che lo descrivono come un ragazzo «generoso e disponibile», amante della musica - soprattutto rap - e dei cappelli, molto più maturo dei suoi 23 anni, compiuti a maggio. Nato e cresciuto in un quartiere difficile, su cui troppo spesso si è romanzato, Menez ha trascorso un’infanzia e un’adolescenza serene, anche se al liceo qualche problemino lo ha avuto visto che ai libri preferiva di gran lunga il pallone. Fin da subito i suoi amici hanno individuato in lui i geni del campione e sono convinti, come raccontavano quest’estate, che «potrebbe tranquillamente essere il nuovo Zidane. Deve solo crederci un po’ di più».



Lo stesso Zizou, ai microfoni di Sky, due anni fa disse: «Menez? È un talento e spero che la Roma possa farlo crescere e giocare». Chi non vuole sentir parlare di paragoni è, invece, mamma Pascale, che appena può lo raggiunge a Roma: «Trezeguet? Henry? Zidane? Io non lo comparo a nessuno, perché lui è solamente mio figlio». Crederci, si diceva. Jeremy è fiducioso sul futuro della Roma. Di Ranieri si fida, sa che seguendo le sue indicazioni può finalmente esplodere, sa che i compagni lo considerano un giocatore di livello assoluto. E non vede l’ora di ripagare tanta fiducia intorno a sé. Prima però conta la Roma.

L’importante è non abbattersi, la famiglia l’ha spronato, gli amici pure. Lui è tornato nella Capitale con ancora più voglia e stasera farà di tutto per scendere in campo. Anhe questo ha confidato agli amici con cui è sempre in contatto via Internet e che, parole sue di quest’estate, «mi hanno visto molto maturato durante queste vacanze». Vuole tornare a giocare (e a segnare, visto che il gol manca da troppo tempo) anche per riconquistare la Nazionale, visto che Blanc l’ha tenuto fuori dal doppio impegno contro Romania e Lussemburgo.



Parlando di lui, il nuovo ct dei Blues ha detto: «Ho dovuto fare una scelta, ma continuo a fare affidamento su di lui. Con la Roma non gioca sempre, devo tenerne conto. Comunque lui è giovane e non deve prendersela. Deve continuare a lavorare e a fare bene con la Roma, perché sono certo che arriverà anche il suo momento». Anche perché, come scriveva il giornalista francese Julien Pedebos sul Romanista del 30 luglio, «questo ragazzo potrebbe davvero essere il futuro re della Nazionale francese». A Parigi se lo augurano tutti, a Roma non c’è neanche bisogno di dirlo.