
LAROMA24.IT - Da ieri, Retegui è un nuovo giocatore dell'Al-Qadsiah. Va in Arabia da capocannoniere della Serie A e con un valore di cartellino più che triplicato. Un pensiero, probabilmente, l'avrà dedicato anche a Gasperini mentre ritirava le cose dal comodino. Che per un'altra, l'ennesima, volta ha contribuito alla fortuna del proprio attaccante, alla quale sperano di abbeverarsi, ora, anche Dovbyk e Ferguson.
ATALANTA - Retegui, ad esempio, arrivava d'urgenza a Bergamo l'estate scorsa per l'infortunio di Scamacca con un passaporto che dichiarava 7 gol in 29 presenze al Genoa. Il meglio l'aveva offerto al Tigre, nel 2022, con 19 gol in campionato. Saluta l'Italia con 28 reti, 3 gol in Champions League oltre ai 25 in campionato. Facilitato, nel compito, da una squadra che ha chiuso col miglior attacco del campionato, seconda per xG dietro solo all'Inter e prima per tocchi nell'area avversaria. Un altro fascicolo archiviato con quelli di Zapata, in parte Scamacca e Hojlund. Nel 2018/19 l'attaccante colombiano arrivava nel laboratorio di Gasperini con 11 reti nell'ultima stagione alla Sampdoria, il suo miglior fatturato realizzato fino a quel momento. Sotto le mani del tecnico raddoppierà i guadagni: 23 gol nel suo primo campionato all'Atalanta, finendo secondo nella classifica dei marcatori dietro solo ai 26 di Quagliarella.
Scamacca, invece, è un progetto rimasto parzialmente incompiuto ma che già aveva iniziato a dare i suoi risultati. Nel 2023 l'Atalanta lo riporta in Italia dal West Ham, dove aveva realizzato 6 gol, equamente divisi tra Premier e Conference League. La sua miglior stagione era quella col Sassuolo del 2021/22, con 16 gol in 2152 minuti di Serie A. Chiuderà la sua prima annata all'Atalanta con 12 reti ma in 1459 di campionato, migliorando dunque la media realizzativa, oltre a 6 reti in Europa League e un'altra in Coppa Italia. Con Hojlund, addirittura, bastarono "appena" 9 gol in Serie A, comunque il suo miglior bottino fino a quel momento, per trasformarne il valore dai 17 milioni con cui arrivò a Bergamo nel 2022, ai 75 che il Manchester United versò sui conti dell'Atalanta per portarlo in Premier League.
GENOA - Il bonus di Gasperini sugli attaccanti ha radici più profonde. Al Genoa, per esempio, incrocia Pavoletti nel 2015/16: 14 gol in 25 presenze, in quella che resterà la sua miglior stagione, tanto da saltare al Napoli l'anno dopo. Poi il Cagliari, con 16 gol in 32 presenze, con un rapporto tra minuti e reti comunque più basso rispetto all'anno con Gasperini. Due anni prima, Alberto Gilardino chiuse a 15 reti la sua ultima stagione di gloria, a 32 anni: un dato che non toccava da 4 anni e che non sfiorerà più da lì in avanti.
Sempre in rossoblu, prima delle parentesi con Inter e Palermo, aveva già contribuito alla celebrità di Diego Milito e Marco Borriello. Uno dopo l'altro. Il primo, quei 24 gol messi a segno nella Serie A 2008/09, al massimo li eguaglierà con l'Inter 3 anni più tardi. Arrivava per rimpiazzare l'altro, rientrato al Milan dopo il prestito particolarmente fruttuoso che resterà la sua miglior stagione in carriera: 19 reti nel campionato 2007/08.
SERIE B E C - Anche lontano dai riflettori della Serie A, in storie ormai datate, c'è modo di rintracciare i primi effetti di Gasperini sugli attaccanti. Nel 2006/07, sempre al Genoa ma in Serie B, ha davanti Giuseppe Greco che alla stagione d'esordio in cadetteria realizza 11 reti, di cui 7 in campionato. Un totale che eguaglierà soltanto a Modena cinque anni più avanti. E ancora prima, a Crotone, in Serie C, c'è Vantaggiato che chiude il suo primo anno da professionista, dopo aver appena debuttato col Bari l'anno prima, con 11 reti a poco più che 19 anni.
SECONDE PUNTE, TREQUARTISTI E ESTERNI - Fin qui la concentrazione è stata tutta sui centravanti di ruolo, i maggiori incaricati a finalizzare il prodotto offensivo. Ma benefici si spargono su tutto il fronte, tra chi affianca o asseconda da dietro il più classico 9. Altri dati che avvalorano la tesi: Lookman, per dire, 15 gol come quest'anno non li aveva mai realizzati. Come i 15 di Ilicic nel 2019/20, dato record nella carriera dello sloveno. O i 22 firmati da Muriel, che al massimo ne aveva segnati la metà all'Udinese o alla Sampdoria prima di finire negli ingranaggi di Gasperini all'Atalanta. O Gomez, nel 2016/17, che ne segna 16 e mai, in carriera, era andato o andrà più in doppia cifra. Nell'estate del 2015, la Roma acquista Iago Falque, reduce da quella che resterà la sua miglior stagione, con 13 gol. Giocava nel Genoa, allenato da Gasperini naturalmente. E più indietro, Jeda coi suoi 15 gol al Crotone nella Serie B di ormai vent'anni fa: un dato che l'attaccante avvicinerà solo a Cagliari, con 11 reti in Serie A, nel momento di massimo splendore. Oppure chiedere di Nazzareno Tarantino, oggi vice di Pagliuca all'Empoli e capace, nel 2003/04, di realizzare da esterno offensivo 12 gol in Serie C col Crotone di Gasperini. Dovette aspettare 10 anni, e scendere in Serie D con la Lucchese, per migliorare il record.