DEVYNE RENSCH: dal no al PSV al sì alla Roma. L'identikit

23/01/2025 alle 17:12.
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LAROMA24.IT (Matteo Morale) - Dopo un corteggiamento durato mesi, la Roma ha finalmente chiuso il colpo Devyne Rensch. Il terzino classe 2003 era in scadenza di contratto con l'Ajax, e, non ha voluto rinnovare. Florent Ghisolfi, che già in estate aveva tentato l'approccio con i Lancieri per il 22enne, ha approfittato della situazione e ha colto al volo l'opportunità di portarlo nella Capitale. In estate, la valutazione fatta dal club di Amsterdam era di 15 milioni di euro. Passati 5 mesi, però, le condizioni contrattuali e soprattutto la volontà del calciatore non hanno permesso alla squadra allenata da Farioli di tirare troppo la corda sul prezzo.

Rensch lascia l'Ajax a titolo definitivo per 5 milioni di euro più un ulteriore milione di bonus e, si lega al club giallorosso fino al 2029. L'olandese ha scelto di vestire la maglia numero 2, lasciata libera dal connazionale Rick Karsdorp, accasatosi al PSV in estate.

La carriera di Devyne Rensch

Nato da una famiglia di origini surinamesi il 18 gennaio del 2003 a Lelystad, città situata sull'isola di Flevopolder, Devyne Fabian Jairo Rensch muove i suoi primi passi nel VV Unicum. Nel 2016 entra a far parte del rinomato settore giovanile dell'Ajax, che lo recluta dopo che il 22enne era stato scartato da un'altra superpotenza del calcio olandese: il PSV. L'episodio è rimasto impresso al calciatore, che ad Ajax Tv ha raccontato: "Ho fatto prima uno stage con il PSV, ma sono stato escluso. Poi mi hanno offerto cinque allenamenti con l'Ajax e ci sono volute solo due sessioni prima che dicessero che mi volevano. Forse il PSV si sbagliava".

Partito dall'Under 13 del club di Amsterdam, Rensch riesce a mettersi in mostra in ogni categoria del settore giovanile dei Godenzonen, fino alla definitiva chiamata in Prima Squadra arrivata nella stagione 20/21. Durante la sua ultima annata in Primavera, inoltre, il classe 2003 riesce a vincere anche il premio di miglior giocatore dell'Accademy. Il primo anno tra i grandi, Rensch lo passa diviso tra lo Jong Ajax, squadra Under 21 del club che attualmente milita nella seconda divisione olandese, e le apparizioni in Eredivisie sotto la guida di Erik ten Hag. L'ex allenatore del Manchester United, crede molto nel terzino  classe 2003 e gli concede l'opportunità di esordire anche in Europa League nell'andata degli ottavi di finale contro il Lille (gara vinta 1-2 dai Lancieri). Conclude la stagione con 38 presenze (di cui 27 con la Prima squadra) 6 gol, 4 assist e i suoi primi trofei da professionista: la Coppa d'Olanda vinta in finale contro il Vitesse e il campionato (concluso al primo posto a +16 dal PSV).

Nella stagione 21/22 continua a ritagliarsi uno spazio importante all'interno della formazione titolare (29 presenze condite da 1 gol e 2 assist) e riesce anche ad esordire in Champions League. L'Ajax perde ben due finali (Supercoppa e Coppa d'Olanda) contro i rivali del PSV, ma riesce a trionfare nuovamente in campionato, terzo trofeo della carriera di Rensch. L'annata 22/23 si apre con la cessione di Noussair Mazraoui al Bayern Monaco, che da dunque modo al 22enne di diventare il titolare della fascia destra, collezionando 36 presenze, 3 gol e 1 assist. Se da una parte c'è Rensch che vive un momento d'oro, dall'altra l'Ajax attraversa un periodo negativo. La maggior parte dell'ossatura della squadra creata durante il ciclo ten Hag era stata ormai smontata e il club si è trovato costretto a ripartire da zero.

La crisi dell'Ajax non termina con l'annata 23/24, anzi, la situazione peggiora. I Lancieri attraversano una stagione complicatissima, 3 allenatori cambiati e fuori da tutte le competizioni nazionali ed europee. L'inizio in Eredivisie è tragico (5 punti nelle prime 8 partite) e solo un filotto di risultati positivi arrivato nelle ultime giornate ha permesso a Rensch e compagni di concludere il campionato al quinto posto. Le prestazioni del terzino olandese, però, non calano e il classe 2003 riesce a mettere a referto 6 assist e 2 gol in 38 presenze.

Per la stagione corrente la dirigenza dell'Ajax ha deciso di puntare Francesco Farioli, giovane tecnico italiano cresciuto sotto gli insegnamenti di Roberto De Zerbi. Dall'arrivo del tecnico classe 1989, i Lancieri si sono completamente rilanciati e anche Rensch ha trovato il giusto spazio per essere considerato uno dei punti fermi (fino ad ora 26 presenze, 1 gol ed 1 assist). Nonostante una titolarità fissa e un legame con l'Ajax che durava dal 2016, il terzino olandese ha preferito cambiare aria. Con un contratto in scadenza nel 2025, il classe 2003 sin da quest'estate ha attirato l'interesse di molti club. Il club di Amsterdam, però, sperando di poter convincere il calciatore a firmare un nuovo accordo, ha sparato alto. La trattativa con la Roma non nasce 1 settimana fa, bensì durante la sessione di calciomercato estiva. I primi approcci di Ghisolfi con il calciatore sono iniziati già lo scorso luglio, periodo in cui i Lancieri chiesero 15 milioni di euro ai giallorossi. La volontà di Rensch era però chiara: voleva andar via e l'Ajax si è dunque trovato costretto a monetizzare dalla sua cessione in questa sessione di calciomercato.

La perdita del 22enne olandese ha suscitato parecchi pareri contrastanti in patria. Se per Farioli la cessione di Rensch è un duro colpo per il suo Ajax: "Vorrei che rimanesse qui. Chiudiamo l'aeroporto per non farlo partire. Si allena e gioca bene, ma è anche mio compito come allenatore proteggere i giocatori in certe situazioni. Il mio desiderio è tenerlo per il resto della stagione, ma ci sono tante cose che succedono intorno a lui. Se non lo faremo, perderemo un giocatore chiave", c'è chi invece l'ha presa decisamente peggio. È il caso del campione ex Milan Marco Van Basten che lo ha aspramente criticato: "Con tutto il rispetto, non è un giocatore particolarmente bravo. Non ha alcuna abilità calcistica. Con la palla, non ha idee. Senza palla, sbaglia sempre. Commette un errore a partita". 

Ma non finisce qui. Grosse critiche sono arrivate anche da parte di Aad de Mos, ex allenatore dell'Ajax dal 1982 al 1985: "Rensch è un ragazzo che sa solo costruire il gioco e attaccare ma non sa difendere. È sempre pronto all’errore, quindi non capisco cosa veda in lui la Roma". Questi giudizi non trovano, però, fondamento se si osservano le statistiche del giovane olandese. O qualcuno non ha digerito questo "tradimento" nei confronti dei Lancieri, oppure, i dati raccolti in questi anni nascondono delle lacune che solo chi lo ha osservato da vicino può aver notato. La speranza è ovviamente riposta nel reparto scout della Roma e nell'eventuale crescita che il ragazzo può raggiungere nella Capitale.

Le caratteristiche tecnico-tattiche: ecco cosa Rensch può dare alla Roma

Il colpo Rensch non è assolutamente da sottovalutare. Prima di tutto, è solamente un ragazzo di 22 anni che conta già 156 presenze totali in una squadra del calibro dell'Ajax. Il classe 2003 ha già esperienza in campo europeo ed è un colpo funzionale per il presente e per il futuro. Negli ultimi anni, il ruolo del terzino destro a Roma è diventato un tabù e, dopo aver sottovalutato l'esigenza in estate, Ghisolfi ha saputo rimediare chiudendo l'acquisto dell'olandese. Inoltre, per evitare un impatto con una realtà più grande di lui,  Rensch avrà a disposizione quest'ultima parte di stagione per potersi adattare alla Serie A e alla piazza giallorossa.

Alto 181 centimetri e di piede destro, ciò che in primo luogo colpisce di Devyne Rensch, è la sua duttilità. Nel corso della sua carriera, infatti, il giovane difensore ha ricoperto ben 5 ruoli: terzino destro, esterno destro, difensore centrale, mediano e terzino sinistro. Il suo stile di gioco non trova similitudini con le caratteristiche tecniche appartenenti ai terzini moderni. Da Rensch, infatti, non ci si può aspettare l'esplosività o la predilezione al dribbling di Spinazzola, bensì si potrebbe paragonare ad Angelino: un terzino molto utile in fase di costruzione, dotato di un'ottima tecnica di base e, sebbene non sia un velocista, con la capacità di offendere.

Spesso cerca la sovrapposizione e l'inserimento in area, caratteristica che gli ha permesso di mettere a segno 10 gol e 12 assist con la maglia dell'Ajax giocando da terzino. La specialità della casa in fase difensiva, invece, è la scivolata. L'olandese non ha paura di intervenire in tackle e si è dimostrato molto bravo anche negli anticipi e negli intercetti (con una media di circa 3,5 a partita). Ha una discreta percentuale di successo anche nei duelli aerei, ma, pecca nella lettura di qualche situazione di gioco (come negli uno contro uno).

Il ruolo a lui più congeniale è sicuramente quello di terzino destro in una difesa a 4, ma, può essere benissimo adattato sia come braccetto di una difesa a 3 o come terzino sinistro. Da esterno a tutta fascia, invece, ha disputato solo 2 partite in carriera, ma, avendo ancora 22 anni, Claudio Ranieri potrà plasmarlo a suo piacimento per schierarlo anche in quella zona di campo. Il tecnico della Roma si ritrova in casa un vero e proprio jolly della difesa e adattabile ad ogni modulo con cui i giallorossi sono scesi in campo in questi ultimi anni. Il suo acquisto potrebbe tornare utile anche il prossimo anno, soprattutto, se l'allenatore che la famiglia Friedkin sceglierà, vorrà tornare a giocare a 4.