La versione di Ghisolfi, fra risposte a metà (tante) e certezze (poche)

02/10/2024 alle 15:10.
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LAROMA24.IT - Much ado about nothing. C'era tanta, tantissima attesa per le prime parole di Florent Ghisolfi (o di qualche figura del club), dirigente della Roma arrivato a giugno e che ieri, 1 ottobre, ha rilasciato le prime dichiarazioni alla carta stampata, sarebbe più giusto dire urbi et orbi. Ha parlato tanto Ghisolfi, ma ha detto poco, perché spesso ha scelto di non dire. E, si sa, è impossibile non comunicare. Ognuno può prendersi la responsabilità per ciò che dice o pensa, quando devi giustificare o motivare decisioni altrui diventa un po' più difficile. Di fronte a una schiera di giornalisti ieri Ghisolfi ha ricevuto diverse domande: la scelta di esonerare De Rossi, perché farlo dopo 4 giornate, Dybala, se oltre al nuovo Ceo arriverà un altro dirigente, seconda squadra, Le Fée e Saud.

Alle prime due su De Rossi non ha risposto, risultano due domande completamente inevase, palla spazzata via dalla parte calda del campo per avere il tempo necessario per risalirlo: "non è il momento per parlarne".

Su Dybala, invece: "Situazione normale come in tutti i mercati", glissato o sorvolato che dir si voglia così sulla genesi della trattativa poi sfumata con l'Al-Qadsiah. Chi ha cercato chi? L'offerta è arrivata o è stata la Roma a cercarla? Questa era la domanda, quella è la (non) risposta.

Sulla possibilità che arrivi un altro dirigente, l'unica voce dirigenziale attuale della Roma, che decide di prendere la parola dopo mesi di silenzio (e settimane di fuoco per il club), Ghisolfi dice: "Non sono al corrente se i Friedkin vogliano prendere un direttore tecnico, o che tipo di profilo di dirigente stiano cercando". Il candidato non sa, non risponde.

Su Le Fée e Saud, invece, torna la nebbia: a precisa domanda sull'infortunio del francese, che ormai lo tiene lontano dai campi da diverso tempo, Ghisolfi non ha dato una risposta precisa e ha di fatto dribblato il quesito, così come ha fatto in merito alla questione Saud: "Come nasce la scelta di prenderlo?", "Non è stato preso per fare il titolare", la risposta. Come sia nata l'idea di prenderlo, però, non è chiaro.

In merito alle risposte definite e chiare, invece: si muove qualcosa invece per la seconda squadra, dal "no" di Pinto all'apertura di Ghisolfi "Non è qualcosa di confermato, ma è una riflessione che stiamo facendo". Sul progetto triennale, invece, a parte l'incongruenza di aver cambiato il tecnico inizialmente previsto al centro dello stesso, idee chiare: la Roma vuole creare una squadra performante e sostenibile, si inseguirà un modulo (con la difesa a 3) sul mercato, in Prima Squadra e in Primavera. Dalle parole di Ghisolfi è possibile evincere anche un'altra notizia, una risposta chiara, questa sì: non c'è alcuna discussione in corso per il rinnovo di Dybala, "L'unica cosa che vogliamo è che sia concentrato in campo". Punto.

Dialetticamente parlando, per ora è catenaccio. E basta. Per il contropiede evidentemente c'è tempo.