Il Cts approva il nuovo protocollo per gli allenamenti di gruppo: ecco le novità

20/05/2020 alle 22:44.
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LAROMA24.IT (Lorenzo Giannini) - Il calcio italiano vede una luce in fondo al tunnel. Mentre si continua a discutere in merito alla ripresa o meno del campionato, alla quale si dovrebbe avere una risposta certa il 28 maggio, giorno in cui il Ministro dello Sport Spadafora ha convocato i massimi vertici di FIGC e Lega per discutere se, come e quando ripartire, nella giornata di ieri il Comitato Tecnico Scientifico ha approvato il nuovo protocollo presentato dalla commissione medica della Serie A in vista della ripartenza degli allenamenti di gruppo.

Grazie a questo protocollo infatti le squadre dalla giornata di domani potranno tornare ad allenarsi in gruppo. La speranza inoltre è che in vista di una futura ripresa del campionato, che sembra sia fissata per il 13 o il 20 giugno con formato ancora da definire, sarò proprio questo protocollo a dettare le regole per portare a termine la stagione in totale sicurezza per ogni giocatore. Ecco i punti significativi.

NUOVI PUNTI – Il nuovo protocollo, approvato dal Cts, è riuscito a superare innanzitutto il problema del ritiro obbligatorio, che obbligava tutte le società di Serie A a isolare i propri tesserati all’interno del centro sportivo per almeno 14 giorni. In questo caso invece ogni tesserato potrà al termine di ogni allenamento fare ritorno alla propria abitazione. Ogni club dovrà stabilire un luogo preciso per gli allenamenti, che sarà a uso esclusivo degli atleti e che verrà sanificato ogni giorno, come del resto tutto il centro sportivo. Per sicurezza però all’ingresso dei vari centri d’allenamento ogni atleta continuerà a esser sottoposto a misurazione della temperatura per non correre rischi.

ALLENAMENTO – Con l’approvazione di questo nuovo protocollo, come detto prima, le squadre potranno smettere di svolgere allenamenti individuale e far allenare i giocatori liberamente all'interno del campo senza dover controllare che ci sia il distanziamento minimo. L’unica precisazione che viene fatta dal protocollo riguarda lo staff tecnico di ogni squadra, che dovrà continuare a indossare la mascherina e tenersi a una distanza di almeno due metri l’uno dall'altro. Al termine dell’allenamento i giocatori non dovendo rimanere all'interno del centro sportivo potranno prendere le proprie auto e tornare a casa. Le camere infatti serviranno esclusivamente per farli cambiare e, una volta utilizzate, saranno immediatamente sanificate.

IN CASO DI GIOCATORI POSITIVI – La maggior parte delle discussioni in merito al precedente protocollo presentato al Cts riguardavano il da farsi in caso di positività di un giocatore all'interno della rosa. L’attuale protocollo stilato dalla commissione medica della FIGC ha scelto di mettere in isolamento il giocatore positivo, ovviamente fino a che il virus non sia completamente scomparso. Il resto della squadra non sarà costretto a rimanere in quarantena obbligatoria all'interno del centro sportivo o della propria abitazione, però per poter far continuare ad allenare i giocatori normalmente ogni club dovrà sottoporre i propri tesserati al test del tampone ogni 48 ore. In aggiunta, dopo aver avuto un positivo all'interno del gruppo squadra, tutti gli addetti ai lavori e coloro che possono essere entrati in contatto con il giocatore infetto all'interno del centro sportivo, dovranno sottoporsi a esami sierologici, che saranno ripetuti per sicurezza ogni dieci giorni.

Infine l’ultimo punto di dibattito riguardava la responsabilità in caso di nuovi contagi. Il precedente protocollo medico prevedeva che la responsabilità penale e civile ricadesse sui medici sociali dei vari club, che ovviamente si sono sempre schierati in maniera sfavorevole ad accettare questa impostazione. Il nuovo protocollo invece vedrebbe sì ricadere la responsabilità sempre sui medici sociali, ma lo farebbe in maniera molto più lieve, così da aver trovato il consenso di questi ultimi per l’approvazione del nuovo complesso di regole. In attesa di conoscere quale sarà la decisione per la ripresa della Serie A sembra che la strada sia stata tracciata, la speranza è che tutto possa funzionare senza alcun tipo di contrattempo.