LAROMA24.IT - La doppietta l'ha festeggiata alla sua maniera, con salto e col pugno alzato. Con un pizzico di rammarico, espressamente manifesto, per la mancata convocazione in Nazionale. Mancini gli ha preferito perfino Vincenzo Grifo. Che nell'Hoffenheim non è titolare e che conta solo un gol in 6 partite. Nulla a che vedere con i numeri di Stephan El Shaarawy, tra i migliori in campo contro la Sampdoria. E protagonista di un avvio di stagione degno di nota.
NUMERI - In assoluto è Dzeko il capocannoniere (7 reti totali ma finora solo 2 in A), in campionato invece comanda il Faraone: 5 gol in 10 apparizioni nelle prime dodici giornate. La media perfetta di un gol ogni due partite. La sua miglior partenza dalla stagione 2012-13, quando El Shaarawy vestiva ancora la maglia del Milan. Non a caso fu quella la sua miglior stagione in termini realizzativi, chiusa con un bottino di 16 gol segnati. Di questi ben 7 arrivarono nelle prime 12 partite di campionato, tutte giocate peraltro dal 1'. Quasi in linea quindi con i numeri della stagione attuale. E anche con la sua prima stagione in giallorosso, quando arrivò alla Roma a gennaio 2016 dopo l'esperienza poco entusiasmante di Monaco. Con Spalletti 'Elsha' ne fece 6 (in 11 presenze) nelle sue prime 12 partite da giocatore giallorosso.
BENEDIZIONE - Spesso criticato per il suo essere troppo spesso evanescente in campo, ma Di Francesco lo tiene sempre in massima considerazione. L'anno scorso l'aveva definito "l'attaccante ideale" per il suo 4-3-3. Poi il modulo è cambiato, la sostanza è rimasta la stessa. Il tecnico giallorosso difficilmente rinuncia al numero 92. "Devo tenere questo ritmo per tutti i 90 minuti ed essere sempre presente, questa è la cosa che devo mantenere", ha dichiarato dopo la gara di ieri. Se troverà la tanto sperata continuità, per Mancini sarà difficile voltarsi dall'altra parte.