LAROMA24.IT (D.F.) - 3 gol, 3 assist e una continuità che nella Capitale pensavano non trovasse mai. Miralem Pjanic ha finalmente preso in mano la Roma e ne è diventato il leader. Non è un caso che ciò stia avvenendo nella stagione in cui va piano piano spegnendosi la luce di Francesco Totti. Il bosniaco, più libero di alternarsi tra regia e rifinitura, ne ha ereditato tutto, o quasi: estro, tocchi di classe, capacità di coinvolgere i compagni e concretezza negli ultimi 20 metri.
NUMERI - Ieri Miralem ci ha messo 108 secondi a sbloccare il match del Barbera per quella che è la rete più veloce finora realizzata in serie A. La terza in 7 giornate di campionato (a Frosinone il bosniaco non c'era), dopo l'1-0 contro la Juventus e il 2-0 con il Carpi, entrambi da calcio piazzato. Il 20esimo sigillo (in 132 presenze) con la maglia giallorossa è la dimostrazione che dalla trequarti in su il numero 15 può essere letale. Parlano chiaro anche i tre assist con cui ha condito le prestazioni da qui all'inizio della stagione: dei suoi passaggi vincenti ne hanno beneficiato Totti (contro il Sassuolo), Salah (a Genova con la Sampdoria) e ieri, anche se nato da una conclusione sporca, Florenzi.
CONTINUITÀ - Era da tre anni che Pjanic non segnava due gol consecutivi con la Roma: più precisamente dal novembre 2012 quando sulla panchina giallorossa sedeva ancora Zdenek Zeman. Lazio (inutile rete del 2-3) e Torino (sigillo del 2-0) le due squadre perforate alla 12a e alla 13a giornata dal bosniaco. Ora Carpi e Palermo. Fermarsi adesso sarebbe delittuoso per un ragazzo che a 25 anni, forse con un po' di ritardo, ha completato la sua metamorfosi: da ottimo centrocampista a leader. Ciò che serve alla Roma per arrivare al successo.