LAROMA24.IT - Di José Rodolfo Pires Ribeiro, in arte Dodò, se ne sono dette molte. Arrivato a Roma con i postumi ancora da smaltire di un gravissimo infortunio al crociato del ginocchio destro, il terzino brasiliano ex Bahia non è riuscito mai a convincere del tutto gli addetti ai lavori
Fino a qualche mese fa, però, Dodò si era dimostrato ancora molto acerbo dal punto di vista tattico e non è riuscito a trovare quasi mai spazio, tanto che la partita di oggi ha segnato un suo piccolo record personale: è la prima volta che il terzino viene impiegato per 3 partite di fila da titolare, senza mai essere sostituito contro Cagliari, Atalanta, e contro la Fiorentina.
Durante tutta la stagione passata, ha collezionato solo 11 presenze, di cui 7 da titolare, e quasi mai per l'intero match: sotto la guida di Andreazzoli, il ventunenne brasiliano era stato utilizzato per tre partite consecutive solo nel finale di stagione: Roma - Chievo (0-1), Milan - Roma (0-0) e Roma - Napoli (2-1). Nel match contro il Napoli, però, era stato sostituito dopo 65', mentre in Roma - Chievo era stato schierato nel ruolo non suo, di attaccante esterno.
Complici anche le condizioni fisiche non perfette, ed una fase difensiva ancora molto traballante, nella stagione di Zeman-Andreazzoli, insomma, era riuscito a dimostrare ben poco con soli 625 minuti giocati.
Quest'anno, dopo aver svolto tutto il ritiro pre-campionato, alla corte di Rudi Garcia il terzino brasiliano sta riuscendo a trovare più spazio, complici anche gli infortuni di Balzaretti, spesso fuori per guai muscolari.
In questo primo scorcio d'annata, ha già collezionato 8 presenze, ma mai per più di una partita consecutiva prima della partita contro il Cagliari. Contro la Sampdoria il suo esordio, ma solo per 35' ; a Milano contro l'Inter è subentrato nel finale dopo l'espulsione di Balzaretti, partendo poi da titolare nella vittoria per 2-0 in casa contro il Napoli. Ancora titolare contro il Chievo, è tornato in panchina a Torino.
Nelle ultime tre giornate di campionato, invece, ha dimostrato una condizione fisica sempre crescente, ed un'attenzione difensiva molto maggiore rispetto al passato, con alcune diagonali difensive molto interessanti. Anche la struttura muscolare sembra essere molto migliorata: l'ultimo Dodò, infatti, appare più aggressivo nei contrasti e meno "fragile" nei corpo a corpo con gli avversari. Spesso è in anticipo sul pallone, oltre a risultare anche molto più sicuro sul campo.
Se contro il Cagliari, anche per la sterilità difensiva dei sardi, non era stato molto impegnato dando vita ad una partita abbastanza incolore, sia a Bergamo che contro la Fiorentina si è dimostrato molto attento: Cuadrado, suo diretto avversario, è andato via raramente, tanto che nel finale Montella lo ha spostato sull'altra fascia. Unico neo, l'azione del gol viola, in cui Dodò si è fatto trovare fuori posizione, permettendo a Tomovic di servire al centro su Vargas, per il momentaneo pareggio viola.