LAROMA24.IT - Negli occhi dei tifosi c'è ancora quell'esultanza smodata sotto il settore ospiti del Friuli, al termine di Udinese-Roma. Da tanto nella capitale non si gioiva per un gol salvato o una parata decisiva, da tanto un portiere non prendeva in mano le redini della difesa giallorossa, come ha fatto Morgan De Sanctis
LAROMA24.IT - Negli occhi dei tifosi c'è ancora quell'esultanza smodata sotto il settore ospiti del Friuli, al termine di Udinese-Roma. Da tanto nella capitale non si gioiva per un gol salvato o una parata decisiva, da tanto un portiere non prendeva in mano le redini della difesa giallorossa, come ha fatto Morgan De Sanctis in questo inizio di stagione: le parate su Higuain a Roma-Napoli e quella sulla punizione di Pasqual contro la Fiorentina, oltre a portare punti preziosi per la cavalcata d'inizio campionato dei giallorossi, sono solo alcuni dei salvataggi effettuati dal numero 26. Il portiere della miglior difesa d'Italia, però, deve fare i conti con l'inversione di tendenza delle ultime gare: la Roma subisce, e subisce in maniera molto più pericolosa di quanto accaduto ad inizio stagione, quando era chiamato ad intervenire molto poco in relazione alle occasioni create dagli avversari. Ora De Sanctis dovrà scaldare i guantoni, pronto a respingere ogni tentativo, specialmente nelle partite fuori le mura amiche dove la Roma rischia molto più di quanto faccia sul prato dell'Olimpico (23% di parate in confronto alle occasioni concesse, contro il 31% delle gare in trasferta).
INVERSIONE DI TENDENZA - Lo ha sempre detto l'ex portiere del Napoli: "Il segreto di questa squadra è la compattezza. Abbiamo una grandissima capacità di sacrificio e una grande organizzazione". Vero, altrimenti non si spiegherebbero i soli 7 gol subiti da quella che è la migliore difesa d'Europa dopo quella del Lille, certamente migliore d'Italia. Le assenze e gli infortuni, che hanno costretto Garcia ad effettuare alcuni cambi negli interpreti, il periodo della 'pareggite' che ha frenato la marcia vittoriosa dei giallorossi e una minor attenzione della retroguardia nei 90' sembrerebbero aver contribuito ad aumentare i rischi per la porta difesa da De Sanctis. Se è vero, infatti, che nelle prime 9 gare (fino a Roma-Chievo), l'estremo difensore difensore di Guardiagrele è dovuto intervenire, al massimo, sul 27% delle occasioni offensive avversarie (Roma-Bologna, 11 occasioni per i rossoblù con 3 parate del numero 26), ora il trend ha subito delle modifiche sostanziali: i giallorossi subiscono lo stesso numero di occasioni del primo scorcio di campionato, ma con una pericolosità maggiore. Prova ne è l'innalzamento della media delle parate in relazione alle azioni costruite dagli avversari. Per capirci: 4 i salvataggi in Milan-Roma, a dispetto delle 11 occasioni create dai rossoneri. Dato che si discosta molto da Parma-Roma, ad esempio, gara in cui i giallorossi hanno tremato sì per 11 volte, ma con De Sanctis chiamato a parare solamente in 2 circostanze. 2 tiri in meno che possono fare la differenza nell'esito di un match.
CAMPANELLI D'ALLARME PER TORNARE AL DERBY - Livorno-Roma e Roma-Chievo sono le due gare in cui De Sanctis ha parato di più rispetto ai tiri concessi dalla retroguardia. 5 all'Armando Picchi, con 3 parate effettuate dall'estremo difensore (60%), 2 sole occasioni concesse ai veronesi con 1 parata del portiere giallorosso (50%). Eccezion fatta per questi due match quello che balza agli occhi, anche in funzione dei risultati conseguiti durante il ciclo di partite da Torino-Roma a Milan-Roma, è una minore solidità in fase difensiva rispetto alle gare che hanno portato la squadra a raggiungere il record di 10 vittorie consecutive nelle prime 10 partite: "Di solito siamo più efficaci dietro, ma a San Siro abbiamo commesso alcuni errori", ha dichiarato Garcia, come a sottolineare la necessità di ritrovare la solidità del pacchetto arretrato. 5 parate su 14 occasioni a Torino-Roma (36%), 2 su 11 contro il Sassuolo (18%), 2 su 8 con il Cagliari (25%), 2 su 6 a Bergamo (33%), 5 su 15 contro la Fiorentina (33%) e, per chiudere, 4 interventi su 11 azioni concesse nell'ultima trasferta di Milano (36%). I campanelli di allarme nell'area difesa da Morgan De Sanctis hanno cominciato a suonare: in occasione di Roma-Lazio del 22 settembre scorso i giallorossi hanno dovuto far fronte alle sortite offensive dei biancocelesti per 8 volte, 0 quelle in cui è stato chiamato in causa De Sanctis. Lo scopo è quello di tornare presto alla tranquillità mostrata proprio in occasione del derby e a quella predisposizione alla concentrazione sottolineata, a fine match, da Rudi Garcia che sa, in fondo, quale sia il segreto per allontanare ogni rischio: "Difendere bene è una forza della squadra intera, non solo del centrocampo o della difesa".
Matteo Monti (ha collaborato Marco 'Sindaco' Schiacca)