LAROMA24.IT Chi lo ha frequentato assiduamente nei week-end degli ultimi venti anni, al momento del 225° autografo sul libro presenze dei marcatori della Serie A, lo ha salutato così: «Next stop Piola». Perché ad ogni proposta di abdicare, di gettare le carte e contare le fiches alla cassa, Totti ha sempre rilanciato. E saltando progetti di musei da dedicargli, pellegrinaggi a Porta Metronia, magari uno stadio a cui lasciare il nome, oppure una
DA ZEMAN A ZEMAN Al termine della gara col Genoa, microfoni, luci e telecamere si accendono sul numero 10 che, quasi come i figli avevano fatto con lui, abbraccia il tecnico boemo a parole: «Rimpianti per Zeman?» - gli viene chiesto - «Sfondi una porta aperta, avrei preferito che fosse ancora con noi, lo ringrazierò sempre per tutto quello che ha fatto nella mia carriera». Ad esempio, averlo aiutato a raggiungere i 10 gol in un campionato per la prima volta. Avvenne nella stagione 1997-98, riempita da 13 reti, e in quella successiva, quando si fermò a 12. E lultima decina, per ora naturalmente, è stata per otto decimi consegnata proprio allallenatore esonerato, rimpiazzato da Andreazzoli, per conto del quale ha steso la Juventus e colpito il Genoa. Ma è stato alle dipendenze di Spalletti, forse, che Totti ha pienamente compreso le sue capacità sotto porta, vidimate dalla scarpa doro del 2007 ottenuta con 26 gol, il miglior score della sua carriera. Sempre per ora.
ANCORA PIOLA Nella sterminata compagnia di bomber della Serie A di tutti i tempi che ha rapidamente scavalcato in fila, (quasi) nessuno vanta una costanza di 13 campionati conclusi in doppia cifra. Nessuno, tranne quel Silvio Piola che per 15 volte ha chiuso il torneo con almeno 10 reti e sul quale Totti ha fissato il capolinea del percorso più emozionante della storia romanista. In attesa che giunga a destinazione, domenica ha superato le 12 volte del predecessore Amedeo Amadei e di Giuseppe Meazza, uno che «averlo in squadra significava partire 1-0» per Vittorio Pozzo. Nello specchietto retrovisore erano già comparsi Gabetto e Reguzzoni, il primo spento dalla tragedia di Superga nel 1949, laltro attivo tra gli anni 30 e 40 con le maglie di Bologna e Pro Patria, entrambi capaci di esultare almeno 10 volte in 11 campionati diversi. Stesso bottino raggiunto da Roberto Baggio che con Signori, Inzaghi e in parte Savoldi (a 10) sono gli unici protagonisti del calcio a colori ad aver raggiunto la doppia cifra di stagioni in doppia cifra.
UN SECOLO AI PIEDI E se le classifiche della Serie A, ormai, per gol o per stagioni in doppia cifra, restano un duello tra Totti e Piola, in Europa il «giocatore più forte del mondo» come stabilito nel 2006 da una giuria composta da Maradona e Pelé, dunque piuttosto attendibile, non ha paragoni. Nella classifica dei migliori bomber del XXI secolo, stilata dall'IFFHS a fine 2012, solo Raul eguaglia le 13 stagioni in doppia cifra e il capitano romanista non avrà problemi a far spazio (sempre per ora
) allex omologo del Real Madrid, definito dal giallorosso «lanima dei galacticos» quando fu costretto a traslocare in Germania. I due hanno battuto Henry (12, ma facilitate anche dallesperienza nella MLS americana), Etoo e Ronaldo (11), Lampard e Ibrahimovic (10), Klose, Van Nistelrooy e Rooney (9), oltre a Messi e Cristiano Ronaldo, tutti e due da 7 stagioni ampiamente in doppia cifra.
I BOMBER DELLA SERIE A PIU' VOLTE IN DOPPIA CIFRA:
Piola: 15
Totti: 13
Meazza: 12
Amadei: 12
Gabetto: 11
Reguzzoni: 11
Baggio: 11
Savoldi: 10
Signori: 10
Inzaghi: 10
I BOMBER DEL XXI SECOLO PIU' VOLTE IN DOPPIA CIFRA:
Totti: 13
Raul: 13
Henry: 12
Ronaldo: 11
Etoo: 11
Lampard: 10
Ibrahimovic: 10
Mirko Bussi