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LAROMA24.IT - Da Trigoria a New York passando per Riscone di Brunico il passo è breve. In meno di un mese la Roma ha viaggiato per circa 10.000 chilometri senza mai perdere di vista gli allenamenti in vista della stagione 2012-2013. Merito di mister Zdenek Zeman; il boemo, tornato nella Capitale, non vuole fallire lultima grande occasione della sua carriera togliendosi, se possibile, qualche soddisfazione.
TRIGORIA La squadra si è radunata il 3 luglio al centro sportivo Fulvio Bernardini in vista della partenza per Riscone di Brunico e ha subito capito che le vacanze erano finite. Nonostante il caldo che si registrava nella capitale in quei giorni, Zeman inizia a fare sul serio: nei tre giorni di pre-ritiro a Trigoria, i giallorossi effettuano due sedute al giorno con il pallone che diventa un lontano miraggio.
RISCONE DI BRUNICO Il 5 luglio i giallorossi lasciano Roma per raggiungere la Val Pusteria. I giallorossi trovano un clima fresco, lideale per affrontare il duro lavoro del boemo. La squadra non ha il tempo nemmeno di disfare la valigia che Zeman richiama il gruppo in campo facendo effettuare una seduta prettamente atletica nel pomeriggio dellarrivo. Dodò, unico volto nuovo fino a questo momento (si aggregherà anche Michael Bradley alla comitiva giallorossa a Riscone), appare immediatamente tra in più in difficoltà, complice anche il ginocchio operato dopo linfortunio che non gli permette di reagire come vorrebbe ai carichi del mister. Dal secondo giorno a Brunico i giocatori iniziano a fare sul serio: nella seduta mattutina Zeman introduce le ripetute facendo effettuare alla squadra 7.2 chilometri. Nel pomeriggio si intravede il pallone ma i giallorossi devono affrontare, per la prima volta anche un nuovo tipo di lavoro: i twister. Sono dei sacchi di sabbia con i quali la squadra deve affrontare una determinata distanza portandoli in spalla. Il 10 e il 12 luglio sono due date che i calciatori della Roma non si scorderanno facilmente: il primo è il giorno nel quale affrontano per la prima volta 10 chilometri di corsa nella sessione mattutina di allenamento, il secondo quello che coincide con la comparsa dei tanto temuti gradoni zemaniani ai quali partecipa tutta la squadra, eccezion fatta di Juan, Dodò e Greco. In totale, nei tredici giorni a Riscone di Brunico, i giallorossi hanno sostenuto 21 sessioni di allenamenti così suddivise: 11 sedute atletiche nelle quali la squadra ha percorso la bellezza di 59,2 chilometri. Tra i più in difficoltà, oltre al già citato Dodò che solamente due volte ha sostenuto lavoro in gruppo, sono stati Juan (che ha lasciato in anticipo il ritiro per accasarsi lInternacional di Porto Alegre) e Greco. Il centrocampista romano, poi ceduto allOlympiacos, dal 9 luglio, non ha più svolto lallenamento con i compagni.
TOURNEE USA Il 17 la Roma saluta Riscone e fa ritorno nella capitale per poi ripartire, destinazione America, il 20 luglio. Al gruppo reduce dal duro ritiro in Val Pusteria si aggiunge in pianta stabile Bradley, e i due neo-romanisti Castan e Tachtsidis. Restano a casa, per scelta tecnica di Zeman, Perrotta, Pizarro e Borriello. La tournée negli Stati Uniti non ha il sapore di vacanza per la squadra che, il giorno successivo allarrivo, scende subito in campo per sostenere due sedute di allenamento che comprendono 3,3 chilometri di corsa. Zeman non perde mai di vista il lavoro sul campo e, nonostante gli spostamenti organizzati dalla dirigenza e le tre amichevoli, fa sostenere ai ragazzi sette allenamenti in terra americana. A Dodò si aggiunge Stekelenburg: lolandese riece a svolgere solo tre volte lallenamento completo.
RESOCONTO Fino ad oggi, e prima degli allenamenti in terra austriaca (il 2 agosto la squadra partirà per Irdning per il secondo ritiro), i giallorossi sono scesi in campo per gli allenamenti zemaniani 28 volte: 15 sedute atletiche e 13 tattiche per un totale di 66 chilometri effettuati. I giocatori che meglio si sono adattati ai metodi del boemo sono senza dubbio Erik Lamela, suo il record delle ripetute, Rodrigo Taddei e il neo acquisto Michael Bradley. I tre sono riusciti nellimpresa di non saltare mai una seduta giornaliera. Anche capitan Francesco Totti si è ben distinto prendendo parte a tutte le sedute, tranne due volte che il numero 10 giallorosso ha effettuato lavoro a parte.
Marco Iannelli