LAROMA24.IT Il freddo non fa paura a Trigoria. Anzi, è atteso come il momento del decollo di una Roma ancora costretta nellhangar in attesa di trovare assetto ed equipaggio adeguati. Ma la carriera, seppur limitata, dellaviatore Luis Enrique induce allottimismo: nel cambio di stagione, il tecnico ex Barça B ripone nei piani alti dellarmadio, insieme a costumi, infradito e creme solari, anche le sconfitte.
Da Novara (sabato 5 novembre) a Bologna (21 dicembre), quando si traccerà il primo grafico della rivoluzione giallorossa per capire doveravamo e dove siamo. Più di qualche timido progresso dal campo, è la storia di Luis Enrique allenatore a far sorridere. In 23 gare finora disputate tra novembre e dicembre nel suo triennio catalano, infatti, lo spagnolo ha perso solo una volta, racimolando ben 44 punti.
FALSA PARTENZA Se Luis Enrique rimarrà fedele alle tradizioni, allora il bello sta per arrivare. Nonostante il fisico invidiabile, Lucho non è mai stato uno sprinter da panchina. Al primo approccio col Barcellona B, stagione 2008-09, infilò addirittura 6 sconfitte nelle prime 9 uscite. Magra consolazione per chi, come i tifosi giallorossi, ha dovuto patirne 4 nelle 9 gare di campionato già disputate. Andò meglio, anche perché risultava difficile il contrario, nelle ultime due stagioni, quando uscì dal campo senza punti in 3 occasioni sulle 9 iniziali. E, fatta eccezione per lo scorso anno, rimediò più sconfitte allinizio che in tutto larco del campionato. Nel 2008-09, dopo la sestina di disfatte, Luis Enrique perse solo altre due partite. Lanno successivo, invece, pareggiò i conti perdendone appena altre 3, oltre al tris inaugurale. La scorsa stagione, seppur rappresenti quella della virtuale promozione nella Liga, lasturiano si fermò altre 8 volte (ma la B spagnola è a 22 squadre).
LUIS ALLA LUNGA Sarà per quella predilezione per le maratone, per gli sport di resistenza, piuttosto che per quelli da 'tutto e subito', ma il valore delle squadre di Luis Enrique esce alla distanza. Proprio da novembre. Da qui fino alla pausa natalizia, come detto, ha sbagliato solo un colpo in tre anni. Fu il Granada (curiosità vietata agli scaramantici: proprietà dei Pozzo dellUdinese, avversari della Roma a fine mese) a macchiare il ruolino dellentrenador con un 4-1. Da lì fino a tutto dicembre Luis Enrique non perse più. Neanche vinse, a dirla tutta, visto che pareggiò 5 gare di fila prima della pausa invernale. Ottimo il bilancio la stagione precedente: 8 gare tra novembre e dicembre che fatturarono 22 punti sui 24 a disposizione, solo il Valencia B riuscì a limitare i danni (1-1) nellultima sfida del 2009. Infine, nella prima esperienza sulla panchina minore del Barcellona, L.E. registrò la difesa incassando appena 4 gol nei due mesi osservati. Utili per lasciare ancora immacolato il tabellino delle sconfitte, con 3 vittorie e 5 pari.
Sfortunatamente, nel calcio non è applicabile la proprietà transitiva. Ma la storia di Luis Enrique, almeno, aiuta a mettersi il cappotto con rinnovate speranze.
LO SCORE DI LUIS ENRIQUE TRA NOVEMBRE E DICEMBRE:
2008-09: 3 vittore, 5 pareggi, 0 sconfitte.
2009-10: 7 vittorie, 1 pareggio, 0 sconfitte.
2010-11: 1 vittoria, 5 pareggi, 1 sconfitta.
Mirko Bussi




