Porte aperte, troppi gol subiti: Stekelenburg ne prende il triplo di Lobont

01/11/2011 alle 13:07.

LAROMA24.IT - "La fase difensiva va migliorata, non si vince mai così", così va dicendo uno sconsolato Luis Enrique al termine della partita con il Milan. La sua Roma in campionato ha preso 11 gol in 9 partite, troppi per una rosa come quella giallorossa. L’indice accusatore non risparmia nessuno

Nel dettaglio, con relativo minutaggio:

 

ROMA-CAGLIARI 2-1 (Stekelenburg 97’)

INTER-ROMA 0-0 (Stekenburg 18’, poi  81’)

ROMA-SIENA 1-1 ( 95’)

PARMA-ROMA 0-1 ( 95’)

3-1 ( 94’)

LAZIO-ROMA 2-1 (Stekelenburg 98’)

ROMA-PALERMO 1-0 (Stekelenburg 94’)

2-1 (Stekelenburg 95’)

ROMA-MILAN 2-3 (Stekelenburg 97’)

 

Dopo un rapido calcolo emerge che: Stekelenburg prende un gol ogni 55 minuti (circa) giocati, uno ogni 182 (circa). L’olandese per subire una rete ci mette 1/3 del tempo che impiega il suo vice romeno. Va detto fin da subito, fa  la differenza anche la caratura dell’avversario: Stekelenburg ha giocato, tra le altre, contro Lazio e Milan, contro Siena, Parma e l’irriconoscibile Inter di Gasperini.

E i tiri in porta? Nel dettaglio:

 

ROMA-CAGLIARI 2-1 (Stekelenburg) 3 tiri in porta

INTER-ROMA 0-0 (Stekenburg, poi   ) 5 tiri in porta (tutti a )

ROMA-SIENA 1-1 () 7 tiri in porta

PARMA-ROMA 0-1 () 4 tiri in porta

3-1 () 3 tiri in porta

LAZIO-ROMA 2-1 (Stekelenburg) 5 tiri in porta

ROMA-PALERMO 1-0 (Stekelenburg) 10 tiri in porta

2-1 (Stekelenburg) 4 tiri in porta

ROMA-MILAN 2-3 (Stekelenburg) 4 tiri in porta

 

Stekelenburg: 26 tiri in porta, 9 gol subiti

: 19 tiri in porta, 2 gol subiti

 

Il Risultato? Con Stekelenburg tra i pali, la Roma subisce un gol ogni 3 tiri in porta (circa). Con , appena 1 ogni 10 (circa), tre volte meno del collega olandese. Va aggiunto, in conclusione, che non tutti i gol, come è ovvio, sono da attribuire a colpe del , ma le fredde statistiche qualcosa dimostrano: se c’è da “registrare” una difesa poco concentrata e dalle frequenti sbavature, sicuramente si può (e si deve) fare di più anche tra i pali. 

Antonio Paesano