DAN MEIS e CHRISTOPHER LEE: chi sono?

07/10/2011 alle 18:33.

LAROMA24.IT - La questione dello stadio è un argomento sempre attuale in casa Roma. L'ultima settimana di lavoro per Thomas DiBenedetto si è segnalata soprattutto per un accelerata su questo fronte. Incontri istituzionali, sopralluoghi all'Olimpico e diverse voci sull'area dove potrebbe sorgere uno stadio di proprietà del club giallorosso. E a margine della conferenza

MEIS - Dan Meis, nato nel 1961 a Windsor, nello stato del Colorado, è un architetto conosciuto soprattutto per i suoi lavori sulle strutture sportive. Lauraeto in architettura all'Università dell'Illinois nel 1985, Meis ha lavorato come designer presso la Murphy/Jahn e la Ellerbe Becket. Dal 1995 è alle dipendenze della NBBJ, per la quale ha fondato la divisione Sports and Entertainment e ha elaborato il suo progetto più noto: quello dello Staples Center di Los Angeles, palazzetto che tra l’altro ospita le gare di due franchigie dell'NBA, i Lakers e i Clippers. Nel 2006 si è messo in proprio, fondando la Mais Architecture, studio specializzato nella progettazione per strutture come stadi e palazzetti, che si è poi fuso con lo studio di design Aedas. Dal 2010 lavora per l’agenzia Populous, per la quale è Senior Principal per l'ufficio di Los Angeles

Nella sua esperienza ventennale ha ottenuto numerosi riconoscimenti. Nel 1996, per il progetto del Paul Brown Stadium di Cincinnati, ha ricevuto l’AIA Design Award (assegnato per la prima volta in assoluto per un impianto della NFL, la lega statunitense del football). E’ stato nominato Fellows all’American Institute of Architecture, il più importante riconoscimento nel settore per quanto riguarda gli Stati Uniti. Nel 2001 la rivista Time lo ha inserito nella lista dei 100 innovatori nel mondo dello sport e in due occasioni è stato presente nella lista dei “40 under 40” stilata dalla rivista Sport Business e relativa alle persone più influenti nel mondo del business sportivo





LEE - Come il suo collega Meis, anche Christopher Lee è Senior Principal della Populous, precisamente per l'ufficio di New York. Fondata nel 1983, la società, oltre ad aver partecipato a ben 9 Olimpiadi, ha curato una serie di progetti di grande rilievo: tra i tanti il nuovo Wembley e l'Emirates Stadium di Londra. Sempre sulle rive del Tamigi sorgerà lo Stadio Olimpico che ospiterà i giochi nel 2012: “Ci metteremo sei mesi in meno rispetto al programma iniziale. Lavoro con un gruppo fantastico, due anni e mezzo per un progetto simile sono veramente pochi”, ha dichiarato Lee in un’intervista a margine dell'evento organizzato da Sport Business nel 2010.



E in cantiere? Nei prossimi anni vedranno la luce la Swedbank Arena, in Svezia ma, soprattutto, l’Estadio de Fútbol Monterrey. Lo stadio messicano nasce con l’ambizione di fondere la mentalità del calcio dell’America Latina con lo spirito imprenditoriale statunitense: grande capienza (circa 50.000 posti), distanza dal campo ridotta al minimo e imponenza della struttura uniti alla presenza di ristoranti a tema, lounge bar e suite. Il costo? 200 milioni di dollari per il progetto che sta curando Chris Lee in persona. L’architetto statunitense ha ottenuto una cattedra alla New York University Graduate School e collabora con la Bartlett School of Architecture di Londra e la Columbia Graduate School of Architecture. Le sue idee? “Miro alla perfezione assoluta nella progettazione e nella realizzazione. Voglio uno stadio che dia intimità, calore e forza a chi ci gioca e a chi lo popola. Inoltre la struttura deve essere ospitale, facile da raggiungere e da vivere per tutti”, ha affermato Lee a proposito del Dunas Stadium che nascerà a Natal, in vista dei Mondiali del 2014 in Brasile. 







Antonio Paesano - Daniele De Angelis