Cessione As Roma, CdA Roma 2000 prima della firma. Consob e Antitrust, il via libera è un dettaglio

07/04/2011 alle 15:26.

Tutti in attesa della fatidica firma. Tifosi della Roma in primis, ma anche Unicredit, gruppo DiBenedetto e istituzioni varie. Ma quanto manca realisticamente? E' veritiera la data del 15 aprile?

Secondo alcune fonti (nostro malgrado dobbiamo chiamarle così) vicinissime alla trattativa, tutte le parti, stanno lavorando per rispettare la scadenza di metà mese. Un eventuale rinvio, tuttavia, non metterebbe a repentaglio l'operazione. A tale proposito ci viene fornito un  esempio esplicativo: 'Mettiamo che ad ottobre scorso si sia proceduto alla compravendita di un immobile. Mettiamo che nel periodo intercorso sia stata affidata ad una ditta la ristrutturazione dell'immobile. E mettiamo che il nuovo acquirente nel giorno del passaggio di consegne prendesse atto che non sono state ancora completate le rifiniture delle finestre, che fa? Non compra? Crediamo di essere stati chiari.." Ovvero: un rinvio è plausibile, ma non inficierebbe il buon esito della trattativa.

Sempre le stesse fonti, fanno chiarezza sui tempi di convocazione del Consiglio di Amministrazione di Roma 2000, dal quale dipende il via libera per le firme sui contratti. Tale operazione deve pertanto precedere la stessa firma. Il Consiglio, composto dal presidente prof. Zimatore, dal dott. Muto e dalla dott.ssa Sensi, potrebbe essere convocato (per assurdo) anche 5 minuti prima dell'apposizione delle firme. In buona sostanza, ci viene riferito, si tratta di una  pura formalità.

Più o meno come l'ok della Consob e dell'Antitrust. In sintesi, la Commissione Nazionale per le Società e la Borsa deve ricevere preventivamente tutte  comunicazioni e le garanzie relative all'OPA: dettagli tecnici necessari e obbligati,  ma che non sono oggetto di preoccupazione in una trattativa come questa. Non stiamo parlando delle 'quote latte'. 

Pensare ad una fumata diversa da quella bianca, ad oggi,  avrebbe del paradossale

MDR/SDS