LAROMA24.IT - Mettiamola così: se Edoardo Longarini dovesse prendere la Roma, faremmo bene a rimpiangere Ciarrapico. Viola e Sensi, i due più grandi presidenti della storia romanista, sarebbe superfluo solo nominarli perché a confronto avrebbero i connotati (e il portafogli) di Abramovich e Mansour. Ma Longarini, tirato in ballo nei giorni scorsi per la partita dellAs Roma, non rileverà la società giallorossa. Per
Chi ha avuto a che fare con lui negli ultimi anni esclude la possibilità giallorossa, definendola una boutade bella e buona. Immaginare un confronto a quattro tra il fondo Aabar, un importante investitore americano, Giampaolo Angelucci e il succitato Longarini, sarebbe come paragonare una corsa di cento metri tra Usain Bolt, Asafa Powell, Andrew Howe e Bud Spencer. Secondo quanto riportato oggi dal Corriere dello Sport, la (presunta) offerta di Longarini è articolata, ma si aggira intorno ai trenta, quaranta milioni, più una copertura personale dei debiti. A queste condizioni, Unicredit non contempla nemmeno lopportunità di sedersi al tavolo.
La sua ultima esperienza in un club di calcio, alla Ternana, non solo non è stata felice, ma assume contorni inquietanti. In sette anni di permanenza al vertice della squadra rossoverde, non ha rilasciato unintervista ufficiale, né ha mai assistito nemmeno ad una gara della sua formazione, della quale, ci dicono da Terni, probabilmente non conosceva la serie in cui militava. Una sola volta è stato visto nella cittadina umbra, quando convocato in Tribunale in seguito alla vicenda Jimenez, il fantasista cileno che era stato messo fuori rosa per aver intentato una causa per mobbing, dopo che si era rifiutato di scendere di categoria con la Ternana, la società che deteneva la totalità del suo cartellino.
Dopo anni di prestiti e prestazioni scialbe, qua e là in giro per lItalia e lEuropa, Jimenez da questanno è stato preso dal Cesena (in prestito con diritto di riscatto, a 8 milioni). Il rapporto tra Longarini e la tifoseria ternana non è mai esistito (per non dire di peggio), se non altro perché nessuno ha mai avuto la possibilità di frequentarlo. Un fantasma, lo hanno definito da quelle parti. La sua assenza veniva giustificata dai suoi vicini con poche e laconiche parole: Il presidente è una persona anziana. Non può seguire la squadra e nemmeno rilasciare interviste. Nessuno, infatti, a Terni conosce il suo timbro di voce.
Tiziano Riccardi




