Inter-Roma, storia di ex e giocatori in bilico

19/08/2010 alle 13:38.

LAROMA24.IT - Alcuni saranno in campo sabato sera nel match di Supercoppa. Per chi non entrerà sul rettangolo verde rimarranno solo i ricordi che essi rievocano da una sponda e dall’altra. Rammarici per una partenza o grida di esultanza, scommesse, giocatori etichettati come mercenari, strappati a suon di milioni o appena sfiorati. Parliamo degli ex di Inter e Roma, alcuni ancora in bilico: troppo facile pensare al nome di Nicolas Burdisso che ha già vestito entrambe le casacche e ora vorrebbe invertirle di nuovo, Pradè e Branca permettendo. Ma non c’è e non c’è stato solo il 'Bandito' argentino al centro di dispute tra i due club.

Parliamo degli ex di Inter e Roma, alcuni ancora in bilico: troppo facile pensare al nome di Nicolas Burdisso che ha già vestito entrambe le casacche e ora vorrebbe invertirle di nuovo, Pradè e Branca permettendo.

Ma non c’è e non c’è stato solo il 'Bandito' argentino al centro di dispute tra i due club.

Viene subito in mente un altro argentino: Walter Samuel. Una cessione indiretta quella del roccioso centrale difensivo, quattro anni in giallorosso, poi il passaggio al Real Madrid e la stagione successiva il ritorno in Italia. Un giocatore che nella Capitale sono molti a rimpiangere ancora.

È proprio la difesa il reparto in cui gli ex si addensano, tanto da poter costituire un quartetto ben assortito. Abbiamo detto di un Burdisso schierato sulla destra, a far compagnia a 'The Wall' in mezzo c’è Marco Andreolli con Christian Chivu dirottato a sinistra. Scambi di maglie intrecciati quelli di questi ultimi due, col ragazzo di Ponte Dell’Olio inserito come contropartita più cash per il trasferimento del romeno a Milano nel luglio 2007.

In mezzo al campo c’è David Pizarro, insieme a Burdisso altro simbolo delle tormentate trattative tra le due dirigenze. Il cileno, dopo un anno di panchina con Mancini, passò alla Roma in due tranches: comproprietà prima e riscatto poi. Il miglior affare in entrata fatto da Trigoria con Appiano perché di affare in uscita si è trattato con Amantino Mancini, richiesto da Mourinho e prontamente acquistato: 13 milioni di euro letteralemente bruciati.

Davanti c’è l’ultimo cambiamento in ordine di tempo, Adriano che dopo essere diventato Imperatore a San Siro ci riproverà all’Olimpico. Forse il brasiliano non sarà della gara in Supercoppa ma se entrerà in campo certamente giocherà col dente avvelenato dell’ex.

Per tanti calciatori che hanno respirato l’aria romana e quella milanese, nelle due rose ne troviamo tanti altri che sono stati vicinissimi alla destinazione avversaria.

In nerazzurro troviamo gente come Lucio o Suazo. Per il primo, nell’estate 2004, era praticamente fatta. L’allora calciatore del Bayern Monaco aumentò all’improvviso le sue pretese economiche e rimanne così in Germania. Per Suazo invece c’era già l’accordo tra la Sensi e Cellino, fu l’honduregno a preferire i miliardi e la panchina nerazzurra.

Tra le file romaniste i nomi di Julio Baptista e Simplicio sembrarono ad un passo dal vestire Inter. Per Baptista si discusse quest’inverno, poi Mou scelse Pandev e 'La Bestia' restò sul groppone dei giallorossi. Sempre nella sessione invernale i meneghini provano a scippare Simplicio che però rimase fedele alla parola data alla Roma, concludendo così la sua stagione in Sicilia.

Un discorso che potrebbe ampliarsi a dismisura se si da riferimento anche ai casi ‘storici’. Dalla richiesta di Zeman per Stankovic ai tempi della Stella Rossa ( poi il serbo finì alla Lazio e la Roma optò per Tomic ), al rifiuto dichiarato dallo stesso Pradè per Milito vista la presenza di e, infine, proprio il romanista che in passato ha spesso ricevuto attestati di stima ( e non solo ) da parte di Moratti.

 

Andrea Palazzo