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Italpetroli e Unicredit sono vicinissimi all'accordo. La firma che ratifica definitivamente l'accordo tra le parti è attesa nelle prossime ore. In questo modo verrà messa la parola fine all'ormai famigerata vicenda che lega la famiglia Sensi all'istituto di credito, che vanta un credito di 325 milioni di euro nei confronti della holding che comprende anche l'as Roma.
I legali delle due parti sono a lavoro in queste ore per la messa a punto delle carte che dovranno poi essere presentate in occasione dell'udienza di lunedì 26 davanti al collegio arbitrale presieduto da Cesare Ruperto.
Il comunicato potrebbe slittare alla giornata di domani e in questo modo l'eventuale firma è un passaggio fondamentale anche per l'assemblea degli azionisti della Italpetroli, prevista domani 2 luglio, rimasta aperta proprio in attesa dell'ok all'accordo, che a sua volta garantirebbe la continuità aziendale della stessa Italpetroli.
L'intesa raggiunta nelle scorse settimane prevede (8 luglio), a fronte della totale esdebitazione della famiglia Sensi (azzeramento dei debiti) e dell'assegnazione alla stessa di alcuni immobili (si dice del valore di 30 milioni), il trasferimento a UniCredit di tutti gli asset residui (altre attività immobiliari e depositi petroliferi). Quanto al futuro dell'As Roma, le parti hanno stabilito la nascita di una nuova società, Newco Roma (51% Sensi e 49% UniCredit), in cui conferire la quota posseduta dalla famiglia nel club, pari al 67%. Obiettivo della newco sarà la vendita della squadra, che avverrà grazie anche alla consulenza dell'advisor Rothschild. Da ricordare che proprio nei giorni scorsi è arrivato il via libera dal Monte dei Paschi di Siena al progetto di piano presentato a inizio mese. Il Monte vanta circa 80 milioni di crediti nei confronti di Italpetroli (UniCredit 325 mln) e ha sempre seguito le trattative restando a stretto contatto con Piazza Cordusio.
Daniel Moretti