Inibizione Moratti-Preziosi: e se la Roma facesse ricorso?

10/07/2010 alle 20:20.

La notizia di ieri riguardate l'inibizione inflitta dalla Commissione disciplinare al duo Moratti-Preziosi per il caso legato al trasferimento dal Genoa all'Inter dei calciatori Thiago Motta e Diego Milito, portrebbe aprire dei succulenti scenari futuri, in quanto, regolamenti alla mano, la Roma avrebbe la possibilità di pianificare un ricorso.

nelle motivazioni della sentenza , la Commissione disciplinare ha considerato l'incontro tra Massimo Moratti e ( inibito dal 2008 e come specifica l'art. 10 comma 1 del codice di Giustizia sportiva ai tesserati federali , dirigenti o meno è fatto divieto di avere contatti con tesserati inibiti e squalificati pena l'allunnullamento di qualsiasi accordo o atto stipulato tra le parti) di assoluta importanza ai fini della conclusione dell'accordo e che come recita l'articolo 17 comma 8 del Codice di Giustizia Sportiva (alla società che fa partecipare a gara calciatori ai quali per effetto di irregolarità imputabile alla stessa società, la FIGC abbia successivamente revocato il tesseramento, è applicata la penalizzazione di un punto in classifica per ciascuna gara cui abbiano partecipati i predetti calciatori) la Roma avrebbe la possibilità di presentare un ricorso chiedendo di dichiarare nulli i contratti di Motta e Milito e di chiedere l' applicazione di  35 punti di penalizzazione (tante le partite nelle quali sono stati schierati i due calciatori nerazzurri) con la conseguente revoca dello Scudetto 2009/2010 e della Coppa Italia che come seconda finirebbero nella bacheca della società di Trigoria.

Avrà la Roma la forza e  l'interesse di depennare dagli annali il triplete nerazzurro?

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