Gioventù bruciata: i romanisti sul piede di partenza

14/06/2010 alle 17:01.

LAROMA24.IT - Storie di promesse non mantenute. Chiusa da un po’ l’esaltante stagione di Totti e compagni, a Trigoria è tempo di bilanci. Se la cura Ranieri è stata in grado di rigenerare calciatori come Perrotta, Taddei, Cassetti, si è dovuto anche prendere atto di un’amara verità: i giallorossi più giovani hanno tradito le attese. È sempre difficile dare vita ad un ricambio generazionale, ancora di più se a distanza di un anno la situazione rischia di essere azzerata. Tra la rosa di partenza della stagione 2009/10 gli under 25 in casa Roma ammontavano a sette elementi: Okaka (classe 1989), Menez e Cerci (1987), Andreolli, Faty e Motta (1986) e infine Guberti (nato nel novembre 1984, incluso per i ventisei anni non ancora compiuti).

È sempre difficile dare vita ad un ricambio generazionale, ancora di più se a distanza di un anno la situazione rischia di essere azzerata. Tra la rosa di partenza della stagione 2009/10 gli under 25 in casa Roma ammontavano a sette elementi: Okaka (classe 1989), Menez e Cerci (1987), Andreolli, Faty e Motta (1986) e infine Guberti (nato nel novembre 1984, incluso per i ventisei anni non ancora compiuti).

Jeremy Menez è l’eccezione in questo gruppo ristretto. Calciatore dal talento purissimo, ha fatto vedere ottime cose in campionato, con una conferma che appare certa da parte della dottoressa Sensi.

Discorso diverso per tutti gli altri. Stefano Okaka è stato lasciato partire in prestito, sponda Fulham, a gennaio. Per lui si preannuncia un ritorno alla base, ma solo in via temporanea. A Trigoria si punta parecchio sul ragazzo di Castiglion del Lago, ma l’attaccante non sembra ancora pronto a rivestire un ruolo di protagonista chiuso da gente come Vucinic e Adriano.

Alessio Cerci non ha dimostrato di essere all’altezza dell’etichetta che gli era stata affibbiata ai tempi delle giovanili: il ‘Thierry Henry’ di Valmontone. Ha giocato quest’anno, il più delle volte spezzoni di gara sulla fascia alla ricerca della giocata vincente. Ci si sarebbe aspettato di più da lui, forse adatto a giocare solo come esterno in un .

Per i tre ragazzi dell’86 non dovrebbero esserci dubbi: la loro esperienza romana è agli sgoccioli. Andreolli vuole giocare titolare e potrà farlo solo in qualche formazione di serie A di bassa fascia. Le offerte non mancano e la Roma se ne priverà a titolo definitivo.

Faty, quando è stato chiamato in causa, è sempre sceso in campo col massimo impegno. Ma il centrocampista francese, dal suo acquisto ( nell’estate 2006 ) ad oggi non ha fatto il tanto agognato salto di qualità.

Marco Motta è nel mirino della . Il terzino al suo arrivo agli ordini di Spalletti aveva convinto tutti, col passar del tempo però sono emersi tutti i suoi limiti difensivi che gli hanno fatto fare la spola tra panchina e tribuna.

Per Guberti, infine, ci sarà il ritorno nella Capitale, esaurito il suo prestito alla Samp, ma non sembra una soluzione definitiva. Sull’ex-Bari hanno messo gli occhi e la stessa formazione doriana, se arriverà un’offerta adeguata nessuno a Villa Pacelli si strapperà i capelli per la sua partenza.

 Il mercato giallorosso che si aprirà non sembra essere troppo orientato all’immissione di nuovi giovani. Non torneranno molti dei romanisti sparsi in tutta Italia, pressoché impossibile che Curci torni a fare il dodicesimo, qualche chanches per il solo Rosi.

Dando un’occhiata alla rosa dei lupi allo stato attuale, tolta l’eccezione Menez, per arrivare alla carta d’identità meno datata, si deve risalire addirittura a quelle di Mirko Vucinic e , classe 1983, 27 anni ( per lo più al centro di voci di mercato ), e professionisti già da quasi dieci anni.

 

 

 Andrea Palazzo