Roma, quando gli ultimi 90’ sono decisivi

15/05/2010 alle 18:39.

LAROMA24.IT – Nessuno ancora è in vacanza. Tutt’altro per i giallorossi che a Verona, nell’ultima di campionato, si giocano le residue speranze prima del verdetto definitivo: l’obiettivo è quello più prestigioso, la vittoria finale. 'LaRoma24' ripercorre allora gli ultimi novanta giri di lancette in casa Roma, segnalando le stagioni in cui non si è assistito solo ai saluti e baci di rito per chiudere l’annata. Una ricerca a partire dalla stagione dello scudetto 1982/83, che registra piazzamenti importanti decisi al fotofinish: risultati raggiunti e sfumati.

'LaRoma24' ripercorre allora gli ultimi novanta giri di lancette in casa Roma, segnalando le stagioni in cui non si è assistito solo ai saluti e baci di rito per chiudere l’annata. Una ricerca a partire dalla stagione dello scudetto 1982/83, che registra piazzamenti importanti decisi al fotofinish: risultati raggiunti e sfumati.

Partiamo come detto dall’anno di gloria 1982/83, quello del secondo tricolore. L’ultima giornata è rilevante solo a fini statistici dal momento che nella precedente a Genova si registra la vittoria della squadra di Liedholm. La compagine messa su dal presidente Viola chiude in bellezza sconfiggendo 3-1 il Torino in un Olimpico in festa che celebra i propri beniamini.

Nelle stagioni 1984/85 e 1986/87 c’è in ballo col Milan l’ultimo posto per la qualificazione alla Coppa Uefa. In entrambi i casi le due trasferte dei capitolini non vanno in porto: sconfitta al Delle Alpi col Torino e ad Avellino, mentre il Milan con due pareggi centra l’Europa.

Seguono anni in cui si arriva alla tappa conclusiva quando non c’è più niente da conquistare. Fino al campionato 1991/92 quando l’accesso alla Uefa viene strappato coi denti dai giallorossi vincendo in casa col Bari e resistendo agli attacchi della Sampdoria

Una nuova delusione arriva nella stagione 1993/94, la Roma viene di nuovo beffata: stavolta è il che vincendo a Foggia mantiene inalterato il +1 che consente la qualificazione nel torneo continentale ( vano successo dei lupi 2-0 sul Torino).

Sarà l’ultimo anno speso a rincorrere affannosamente l’Europa. Con l’eccezione dell’hannus horribils 1996/97, la squadra giallorossa scala la classifica e la qualificazione alle coppe europee non mancherà più. Un traguardo che comincia ad essere raggiunto senza troppi patemi e senza attendere il verdetto dell’ultima giornata. Nella seconda parte degli anni 90’ nella Capitale si vivono finali di stagione non esaltanti, ma appaganti almeno in relazione al valore tecnico della rosa.

 

La svolta si ha con l’inaugurazione del nuovo decennio (e millenio). E si apre col botto. Nel campionato 2000/01 si arriva ad un’ ultima giornata che condensa le poche emozioni accumulate negli ultimi anni: in casa contro il Parma ci si gioca lo scudetto. La , avversaria nella corsa al titolo supera l’Atalanta, ma la squadra di Capello non delude le attese: 3-1 agli emiliani e che la festa abbia inizio.

Anche nella stagione seguente lo scudetto a 90’ dalla fine è ancora possibile. Cassano regala i tre punti alla Roma a Torino (tra le formazioni preferite dal calendario per l’ultimo turno), in virtù del crollo dell’Inter (e non aggiungiamo altro) è una rete che consente di centrare un’obiettivo: l’ingresso in senza preliminari. Il boccone grosso va però alla che si ritrova campione d’Italia.

La conquista del campionato è ancora oggetto di speranze e sogni nel 2007/08, ma anche stavolta dalle parti di Trigoria il sorpasso all’ultima giornata non riesce. L’Inter di Ibrahimovic espugna Parma, i giallorossi in scena a Catania mollano alla notizia del raddoppio nerazzurro consentendo così ai siciliani di segnare il gol-salvezza. Finirà 1-1 in uno stadio incandescente.

Una medesima situazione si vivrà domenica, con la Roma costretta a vincere e sperare in uno stop dell’Inter. Sul finale è impossibile pronunciarsi ma di sicuro saranno altri 90’ di sofferenza ed emozioni. Fino alla fine, la Roma c’è.

 



Andrea Palazzo