Trigoria e i 'campi della discordia': bocciata la soluzione 'interna'. E intanto iniziano i lavori anche sul campo B

05/10/2009 alle 13:14.

LAROMA24.IT - Se non è una maledizione poco ci manca. Gli ormai famigerati ‘campi di Trigoria’ negli ultimi anni stanno diventando la croce di tecnici e giocatori, ormai costretti a far buon viso a cattivo gioco, di fronte agli irregolari e difettosi manti erbosi del 'Fulvio Bernardini'. Claudio Ranieri, però, fa eccezione, dal momento che a domanda diretta sulla situazione dei campi d’allenamento, risponde secco e senza fronzoli, come sempre.

'Sono bruttissimi, se andiamo in spiaggia a Castelfusano è meglio. Voglio meno sabbia e più terra. Così è un rischio perché l’erba ancora non ha preso. Bisogna fare meglio le cose, molto meglio. Non sono assolutamente contento. Anche il campo rifatto è in pessime condizioni. So che è stato cambiato, ma c’è stato caldo e l’erba non prende. E’ come se fosse un tappeto, alzi intere zolle d’erba e sotto ci trovi troppa sabbia. Questo è lo stato del campo. Se volete un giorno vi faccio venire in mezzo al campo e ve lo faccio vedere'.



Il riferimento finale è al campo ‘C’ che, dopo le pressioni, le segnalazioni e gli inviti dell’ex trainer giallorosso, Luciano Spalletti, è stato completamente rifatto. Si perché proprio il mister di Certaldo in una conferenza stampa di fine marzo scorso ricordò come ‘lavorarci per due settimane tutti i giorni porta i campi ad un livello che diventa difficile correggere nel corso della stagione. E questo va a favore di tutti gli operatori che stanno tutti i giorni lì a cercare di migliorarli. Anche se effettivamente sono brutti e per i calciatori diventa difficile. Ci stiamo lavorando, ci sono tempi più lunghi, non puoi andare al mercato a comprare un campo nuovo. Abbiamo fatto delle modifiche ma penso di dover sottolineare che il clima non aiuta i terreni per essere perfetti per quello che è il livello dei calciatori con cui abbiamo a che fare’.



I lavori sono iniziati il 20 maggio scorso, dopo che un paio di mesi prima la Roma aveva acquistato una decina di macchinari funzionali alla causa per un valore complessivo che si aggira intorno ai 150 mila euro.



Il lavoro svolto (come riprendiamo da ‘Il Tempo’ dell’8 luglio 2009 a firma Marco Madeddu), è iniziato con la ‘rimozione totale del vecchio manto erboso e proseguito con uno scavo (circa un metro) teso all'asportazione dell'impianto di drenaggio esistente (costruito a gradoni di scolo), sostituito da un sistema più innovativo, con una rete tubolare posta 60 cm circa sotto il livello del terreno’. Quindi dopo ‘il top-dessing (distribuzione di un piano omogeneo di sabbia utile al livellamento del suolo e allo scambio gassoso tra suolo e atmosfera), l'ultima parte di lavoro, quella in cui si «impianta» il tappeto erboso (costituito da strisce di prato «maturo», ossia già seminato e coltivato, e perciò pronto all'uso)'. Così, ‘per almeno dieci anni, la Roma, potrà contare su un campo dall'allenamento tra i migliori in circolazione’ ….

Viene poi prevista una data: ‘sarà pronto entro il 15 luglio, un paio di giorni prima del rientro della squadra dal Trentino’.

Le cose non sono andate esattamente così, come abbiamo visto. Anzi.



La squadra è scesa sul campo ‘C’ solo la scorsa settimana, ma giusto per saggiare e valutare in prima persona che i campi, non solo non sono pronti, ma che probabilmente avranno bisogno di tempo.

Tempi? Meglio non fare previsioni a questo punto. Risulta quantomeno bizarro che la motivazione principale per la quale si è scelto per la via 'interna' è stata per risparmiare sui tempi di consegna, oltre che per una questione economica. Ma a questo punto la società giallorossa rischia di averci rimesso su tutto il fronte.

 

Ma cosa non ha funzionato? Da Trigoria fanno sapere che il problema principale è stato il caldo intenso e torrido dell’estate appena trascorsa. In realtà, verificando temperature e percentuali di umidità dell’estate 2009 ci si accorge che non è stata molto diversa da quella degli anni precedenti. Inoltre, il periodo in cui è indicato realizzare questo tipo di lavorazioni è proprio quello che va dalla fine della primavera sino all’estate, quando i campionati sono fermi e i campi inutilizzati. (GUARDA IN PROPOSITO IL NOSTRO APPROFONDIMENTO IN MERITO)

Quello che risulta singolare è che i lavori siano stati effettuati dagli stessi dipendenti di Trigoria e la società non si sia affidata ad una ditta esterna. Prendendo in esame il caso della squadra vincitrice degli ultimi 4 scudetti, cioè l’Inter, e della squadra rivelazione dello scorso campionato, il , notiamo che le cose sono state studiate diversamente.

INTER. Lo scorso 14 settembre la società nerazzurra ha provveduto alla rizollatura del campo centrale della Pinetina. Ma ad intervenire è stata, come già altre volte in precedenza, una ditta esterna, la ‘Paradello’, che si occupa da anni della manutenzione dei campi d’allenamento dell’Inter. E non solo. In generale, Paradello si occupa tra le altre cose, della realizzazione e manutenzione specialistica campi da calcio in erba naturale e sintetica. Al suo attivo, la manutenzione e la rizollatura di San Siro, Marassi, Rigamonti, Manuzzi di Cesena, il Comunale di Bergamo, oltre all’Arena di Milano. Insomma, una vera e propria ditta specializzata.

. Alla fine della stagione scorsa, in cui la formazione di Gasparini si è distinta in lungo e largo sfiorando anche la zona ‘’, sono iniziati i lavori di rizollatura del manto erboso del campo principale del Centro Sportivo Gianluca Signorini. Sono stati necessari cinque camion, ognuno con 1600 m.q. d’erba, provenienti dall'Olanda. In precedenza erano state eseguite bollatura e semina. Poi si è provveduto a lasciare il terreno a riposo circa cinquanta giorni per averlo disponibile per l’inizio del campionato. Hanno pensato al tutto i dipendenti di ? No. La società del grifone si è accordata con la Siccardi Vivai di Imperia, ditta specializzata in campi di calcio e golf.

Intanto proprio nella giornata di oggi, 5 ottobre 2009, partono i lavori sul campo B.  Su una parte del terreno di gioco una ruspa getta sabbia in  modo uniforme per permettere all'erba di attecchire in modo più rapido. Al centro del campo si sta provvedendo ad estirpare il manto presente per procedere alla rizollatura.

 

MDR