Il Corriere dello Sport, grazie alle sue fonti interne ci aggiorna sulla questione/telenovela stadio della AS Roma. La AS Roma punterebbe su un modello di business basato su un centro commerciale da realizzare in concomitanza e nei pressi dello stadio. Una volta ottenuta ledificabilità da parte del Comune, il centro commerciale diventerebbe lelemento per costruire lo stadio a costo zero. Chi costruisce lo stadio per conto della AS Roma usufruisce del diritto di gestire la struttura che sarà realizzata in parallelo. Chi ha la bontà di seguirci sa che per realizzare il nuovo stadio la AS Roma da tempo ha allacciato contatti (intensificati nelle ultime settimane) con Img, la società che gestisce la maggior parte degli stadi di ultima generazione.
Entro il 10 maggio la Roma consegnerà il progetto in Comune, a Img ha chiesto di prepararne due, uno per la zona della Centrale del Latte (tra Nomentana e Tiburtina, ipotesi di gran
lunga più accreditata) e uno per la Magliana [ma ci risulta che entro la settimana possa uscire fuori un'area inaspettata]. In queste zone è stata verificata la fattibilità dal punto di vista
urbanistico, tenuto conti dei vincoli archeologici e ambientali, della grande viabilità e delle infrastrutture. I modelli-guida sono gli gli impianti di Stoccarda e Gelsenkirchen (nella foto) in Germania (ma lo studio HPP che sarebbe coinvolto nega tutto...).
Ladvisor di Unicredit ha il mandato a vendere per il terreno di Torrevecchia e gli impianti di Civitavecchia, non per la AS Roma, per la quale la famiglia Sensi può ancora decidere in piena autonomia. Il piano della Cittadella dello sport di Torrevecchia È stato bloccato dal Tar, la cui decisione è stata sospesa dal Consiglio di Stato, che ha riportato il perimetro di Torrevecchia nel Piano Regolatore. Il progetto è giunto allultima conferenza dei servizi ed è pronto per cominciare le opere di urbanizzazione. Le offerte ricevute non erano state giudicate allaltezza, ma ora che la situazione si È sbloccata il terreno può essere ceduto, così da rendere meno pesante il debito con Unicredit [che ammonta a circa 370 milioni].
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