DA NYON UNA CONFERMA: IL BICIPITE FEMORALE TORMENTO DEL CALCIATORE

02/12/2008 alle 01:23.

LAROMA24.IT - Il numero uno dei medici dell’Uefa, Jan Ekstrand, mentore del Forum tenutosi questa settimana a Nyon, lo scorso 24 settembre presentò i dettagli di uno studio a Parigi dopo otto anni di analisi e osservazione sui bollettini medici di 70 club europei. Una media di 45 infortuni a stagione per una squadra di 25 giocatori, 9 stop di almeno un mese, minore probabilità se si gioca al sud, in un clima caldo: erano i dati principali della ricerca. Le partite i momenti più a rischio: 27 infortuni ogni 1.000 ore di gioco, contro solo 4-5 su 1.000 ore di allenamento. Da nord a sud, le probabilità di infortunarsi diminuiscono: in Olanda si registra il più alto tasso di traumi fisici, che è minore nei campionati del Mediterraneo. Alla Ligue 1 francese, con soli 15,7 infortuni ogni 1.000 ore di gioco, la palma del campionato più sicuro. LAROMA24 cerca di capire perchè l’infortunio più comune nel calcio è nella zona del bicipite femorale.



Nell’incontro di questi giorni, si è ritornati sui dati di questo studio e ne è emerso che l’infortunio più comune nel calcio è nella zona del bicipite femorale, causato principalmente dall'intensità e dalla velocità di gioco.

Ma cerchiamo di capire meglio che tipo di muscolo è e che caratteristiche ha.



Il bicipite femorale è un flessore del ginocchio ed un estensore dell’anca inoltre, come tutti gli altri flessori della gamba, impedisce, se la gamba è estesa, di forzare l’elevazione dell’arto inferiore, oppure di flettere il busto in avanti, i muscoli flessori infatti non possono essere allungati oltre una certa misura. In pratica è il muscolo che collega la tibia al femore, consentendo di alzare la parte inferiore della gamba.

Come tutti i muscoli viene comunque sollecitato anche dagli esercizi che coinvolgono il suo antagonista (il muscolo opposto), che in questo caso è il quadricipite ed è uno dei muscoli maggiormente insultati nell’ ambito sportivo generale e nel calcio in particolare. Nell’ambito calcistico i danni al BF rappresentano il 13% di tutti i traumi e causano una perdita di lavoro pari a ben il 16% dell’allenamento totale (cit. SCIENZAESPORT).

Ma perché il bicipite femorale puo’ considerarsi il gomito del tennista per chi di professione fa il calciatore?

Innanzitutto perché è un muscolo biarticolare, (come il retto femorale) e controlla, sia l’articolazione dell’anca, che quella del ginocchio, quindi particolarmente delicato. In secondo luogo, la sua caratteristica di esse ricco di fibre a contrazione rapida costituisce un alto fattore di rischio per l‘integrità muscolare, soprattutto durante forti e violente contrazioni eccentriche (cit. GARRETT, 1984). Inoltre per sua stessa costituzione con il suo cosiddetto “capo breve”, il bicipite femorale ha una predisposizione alla lesione (cit. BURKETT, 1975). Ed in ultimo, la doppia innervazione di questo tipo di muscolo può generare un tipo di contrazione vigorosa ma incoordinata e potenzialmente pericolosa per l’integrità del muscolo stesso (cit. BRUNET e HONTAS, 1996).

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