CHIEVO: Come gioca la squadra di Di Carlo

06/12/2008 alle 12:57.

Esonerato dopo dieci turni il tecnico del ritorno in A, Beppe Iachini, il presidente Campedelli ha deciso di affidarsi a Domenico Di Carlo nel tentativo di recuperare una situazione di classifica preoccupante, con i clivensi maliconicamente ultimi e con una sola vittoria all'attivo dopo dieci turni, conquistata nell'esordio casalingo contro la Reggina. L'ex allenatore di Parma e Mantova non ha operato profondi stravolgimenti di modulo, potendo contare su elementi facilmente adattabili al suo 4-4-2 atipico, pronto a trasformarsi in un 4-3-3 con una punta centrale (Budan lo scorso anno a Parma, Pellissier quest'anno) e due esterni a supporto (ruolo svolto da Reginaldo e Pisanu nella sua esperienza emiliana). In difesa, confermato Sorrentino tra i pali, Di Carlo ha dato nuovamente fiducia a Mantovani, accantonato da Iachini nelle ultime giornate, schierandolo a sinistra e completando il pacchetto arretrato con gli intoccabili Mandelli e Yepes al centro e uno tra Malagò e Moro a destra, col secondo favorito per una maglia da titolare contro i giallorossi.

A centrocampo gli interpreti restano gli stessi, con Marcolini, Bentivoglio e Pinzi di fatto titolari anche sotto la precedente gestione tecnica a scapito di Italiano e con Luciano a fungere quasi da ala destra nel tridente mascherato. Davanti insieme all'inamovibile Pellissier, unico sempre titolare insieme a Marcolini, Di Carlo ha alternato i partner offensivi dell'attaccante aostano più per ragioni di necessità che non per scelta tecnica. Costretto a gestire gli acciacchi fisici che dall'inizio della stagione condizionano sia Bogdani che Esposito e con Granoche parcheggiato a Trieste, il tecnico ciociaro ha puntato inizialmente su Langella ma non è escluso che, dopo la brillante prestazione di Udine, possa essere riconfermato dall'inizio proprio l'ex romanista Esposito o che ci sia la possibilità di ricomporre i due terzi dell'ex tridente del Cagliari con Langella ed Esposito ad agire ai lati di Pellissier.

L'attacco, con i suoi soli due centri (uno ciascuno per Langella e Pellissier, gli altri cinque gol dei clivensi arrivano tutti da centrocampisti e difensori) è il meno prolifico della Serie A ma anche dietro i gialloblu non se la passano meglio: 21 reti al passivo, terz'ultima difesa del campionato davanti solo a e Reggina che però, dalla loro, hanno uno score offensivo migliore. In casa le sconfitte sono già quattro, anche se tre sono giunte contro avversari dagli obiettivi ben diversi rispetto ai veronesi come Lazio,
e
, mentre l'unica vittoria al "Bentegodi" risale al 31 agosto. Favorevoli i precedenti per i giallorossi che in dodici precedenti hanno perso in una sola occasione (gol di Cossato nella partita d'esordio di ) e che a Verona hanno vinto due volte pareggiando in quattro occasioni. Per Spalletti l'occasione per cogliere il primo successo sul campo del Chievo dopo il pirotecnico 4-4 nella sua prima stagione sulla panchina giallorossa e il 2-2 con la doppia rimonta firmata da l'anno successivo.