LAROMA24.IT - Ha appena 41 anni e un curriculum, come allenatore, brevissimo, ma Massimiliano Allegri sembra già abbonato alle resurrezioni miracolose. È accaduto lo scorso anno quando, dopo un paio di esoneri a Grossetto, era stato chiamato a condurre il Sassuolo, trascinando gli emiliani alla storica promozione in B vincendo il girone davanti alla corazzata Cremonese, è accaduto in questa stagione quando, esordiente assoluto in Serie A, ha saputo trovare la quadratura del cerchio dopo il misero bottino di un punto dopo sei giornate. Scampato all'ormai inevitabile esonero grazie al bel pareggio interno col Milan, il Cagliari di Allegri ha iniziato a macinare punti con continuità perfino maggiore rispetto a quello di Ballardini dello scorso anno. Senza stravolgimenti tattici, senza rivoluzioni di uomini e moduli, semplicemente lasciando che la squadra assimilasse il credo del nuovo allenatore che si è trovato tra le mani una squadra più o meno invariata rispetto a quella che nella passata stagione ha operato una delle più spettacolari rimonte della storia del campionato italiano. Persi per fine prestito Storari, decisivo con le sue parate, e Foggia, dal rendimento troppo altalenante e finito ai margini della squadra per via del
Persi per fine prestito Storari, decisivo con le sue parate, e Foggia, dal rendimento troppo altalenante e finito ai margini della squadra per via del "caso Marchini", i sardi hanno puntato sull'esordiente Marchetti tra i pali, promuovendo definitivamente come titolare il fantasista cagliaritano Andrea Cossu, una carriera trascorsa a fare la spola tra Verona e la Sardegna.
Davanti all'ex portiere dell'Albinoleffe, che si sta lentamente segnalando come uno dei giovani estremi difensori più interessanti del panorama nazionale, la linea a quattro di difesa è rimasta pressoché invariata, con Pisano e Agostini sugli esterni e Lopez centrale insieme a Bianco con l'eterna promessa Canini ancora una volta in attesa di dimostrare il suo valore. Contro la Roma, squalificato Bianco, possibile chance da titolare per Astori, che si contende una maglia proprio con Canini e col giovane argentino Matheu. Nel centrocampo a tre, inamovibili Conti e Fini, il ballottaggio sulla sinistra riguarda Parola e Biondini con il primo che in settimana non si è allenato con regolarità per la nascita del figlio e il secondo che sta ancora smaltendo i postumi di un infortunio. Davanti a Cossu, che avrà il compito di tenere in apprensione la linea mediana giallorossa agendo tra le linee, scontata la conferma della coppia Jeda - Acquafresca stante l'assenza sicura di Matri (che difficilmente avrebbe scalzato il brasiliano nelle gerarchie di Allegri) e la cronica allergia al gol di "Bati" Larrivey.
Autentici schiacciasassi in casa, dove hanno conquistato 16 dei 20 punti complessivi, i sardi stentano ancora fuori, dove hanno ottenuto una sola vittoria (contro il derelitto Torino) e un pareggio di carattere al San Paolo. All'Olimpico i rossoblu non vincono dal lontano 1968, quando si imposero con un rotondo 4-1 sulla Roma di Herrera, e hanno perso 13 volte, quattro nelle ultime quattro stagioni (quelle del ritorno in A dopo i quattro anni di purgatorio) incassando 44 reti in 29 incontri e segnandone 26.