TAMMY ABRAHAM: chi è? (VIDEO)

15/08/2021 alle 10:43.
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LAROMA24.IT (Lorenzo Giannini) – A caccia di un’alternativa. La Roma si muove sul mercato per trovare un giocatore in grado di sostituire Edin , promesso all’ di Inzaghi e prossimo a lasciare la Capitale. Tra i vari nomi che il general manager giallorosso Tiago Pinto ha nella propria lista c’è anche quello di Kevin Oghenetega Tamaraebi Bakumo-Abraham, conosciuto semplicemente come Tammy Abraham, giovane centravanti classe 1997 del Chelsea. La Roma ha subito intavolato una trattativa con i Blues, trovando un accordo che dovrebbe prevedere un prestito con obbligo di riscatto fissato a 40 milioni, che saranno però versabili in più stagioni.

CARRIERA DA RECORD – La carriera di Abraham inizia all’interno del settore giovanile del Chelsea, dove muove i suoi primi passi nel 2004. L’attaccante lascia il segno soprattutto con la maglia della formazione Primavera del club inglese con la quale conquista due FA Cup e due UEFA Youth League consecutive, un record per le squadre inglesi. In particolare durante la giovanile della stagione 2014/2015 il Chelsea in semifinale incontra la Roma Primavera di Alberto , dove milita anche Lorenzo Pellegrini, superandola con un netto 4-0 in cui Abraham trova anche il gol.

La stagione successiva non riuscendo ad avere spazio in prima squadra i Blues scelgono di cederlo in prestito in Championship, dove veste la maglia del Bristol City. Qui realizzerà il maggior numero di reti nella seconda serie inglese, che sarà di sedici, prima del compimento dei vent’anni, e al termine della stagione il club lo eleggerà giocatore dell'anno, giovane giocatore dell'anno e capocannoniere grazie ai suoi 26 gol in 48 partite. Il tecnico Lee Johnson spenderà su di lui grandi parole: “Sono stato molto onorato di aver allenare un giocatore con le sue qualità e ovviamente ora è tempo di andare avanti, per affermarsi sia in Inghilterra che in ambito internazionale. È un giocatore da Premier League”.

L’anno successivo il Chelsea sceglie di puntare su di lui rinnovandogli il contratto per altri cinque anni e cedendolo ancora in prestito. Questa volta l’attaccante giocherà in Premier League e vestirà la maglia dello Swansea, dove non riuscirà però a brillare come dovrebbe. “Quando un ragazzo ha il talento per essere un top player c'è un percorso da fare e se ha dei sani principi e dedizione al lavoro può intraprendere la strada per raggiungere un livello superiore. Abraham deve trovare continuità, fare buone cose per un lungo periodo e non solo per alcune partite. Non è difficile fare bene, è difficile farlo sempre” sono le parole del tecnico Carlos Carvalhal che difese l’attaccante dalle critiche di alcuni media.

L’annata non convincente gli costa la stagione successiva un altro anno di Championship, questa volta sponda Aston Villa. Con la maglia dei Villans in 42 partite realizza 26 gol, molti dei quali fondamentali per permettere al club di salire in Premier League a fine anno, ultimo dei quali quello contro il Derby County allenato dal suo futuro allenatore Lampard. Anche in questa esperienza stabilisce un nuovo record, visto che diventa il primo giocatore del club a superare quota venti reti dal 1980. Questi successi gli valgono un’occasione con la maglia del Chelsea, che nella stagione 2019/2020 sceglie di puntare su di lui anche per via del mercato bloccato imposto dalla UEFA.

L’anno successivo il Chelsea punta su di lui, anche per via del mercato bloccato imposto dalla UEFA, e scopre tutto il suo talento visto che il giocatore con Lampard cresce e si mette subito in mostra ad inizio stagione, realizzando otto reti nelle prime otto gare di campionato. A fine anno chiuderà con 47 partite dispute, 18 gol e sei assist. Il tecnico è entusiasta di lui: “In zona offensiva ho molte soluzioni con i miei giocatori e per questo chiedo sempre di avere risposte sul campo. Ho più opzioni in avanti e ho bisogno di buone reazioni. Tammy ha mostrato di avere delle giocate brillanti e ha bisogno di essere messo in discussione per arrivare al limite. Tutti i giovani giocatori hanno bisogno di in discussione ogni giorno per spingersi a cercare di giocare in questa squadra al meglio. Poi quando un calciatore gioca come Tammy rende le mie decisioni più facili da prendere”.

L’ultima stagione però vede Abraham trovare sempre meno spazio, soprattutto dopo l’arrivo in panchina di Tuchel. Il rapporto con il nuovo tecnico dei Blues non è idilliaco, come dimostrano anche alcune dichiarazioni dello stesso allenatore che aveva scelto di non convocarlo per alcune partite, come la finale di FA Cup o quella di . “Siamo nella parte decisiva della stagione, dove non è così facile portare in forma i giocatori infortunati. Abbiamo solo tre cambi ed è un problema per noi. Spetta a Tammy fare tutto il possibile. Abbiamo 22 giocatori in campo ed è molto difficile selezionarne 18 per le partite di Premier League. In posizione offensiva è possibile avere un enorme impatto in pochi minuti. Chiediamo molto a Tammy”.

IL RAPPORTO CON MOURINHO – Amore a distanza invece quello tra Abraham e José Mourinho, che non ha però mai avuto modo di allenare in prima persona l’attaccante. Per un giocatore cresciuto nelle giovanili dei Blues lo Special One rappresenta ovviamente uno dei migliori tecnici in circolazione come dimostra anche un suo tweet del 2012, quando Mourinho allenava il , in cui lo definisce una “leggenda” dopo aver visto una sua esultanza per un gol della propria squadra. La stima però è reciproca visto che anche lo stesso tecnico portoghese anni dopo spenderà grandi parole per lui, spingendo il Chelsea a puntare su di lui in vista dell’inizio della stagione: “Vuoi un giovane attaccante? C’è Tammy Abraham! Conosce il club ed è cresciuto qui. Era in prestito, ha giocato già alcune partite in Premier League, gioca in Championship ma ai massimi livelli con la responsabilità di giocare in un grande club come l’Aston Villa. È pronto. Il Chelsea è stato criticato molte volte per i tanti giocatori in prestito, più di 30 giocatori, ma ora è arrivato il momento di farli giocare, hanno tante soluzioni come pochi altri”.

CARATTERISTICHE – Uno degli aspetti che maggiormente rende Abraham un giocatore interessante da seguire in mezzo al campo è la sua duttilità. L’inglese infatti negli ultimi anni ha rivestito il ruolo di centravanti, ma è stato spesso impiegato come esterno d’attacco. Abraham oltre che su una grande fisicità può contare anche su una grande velocità in mezzo al campo, che riesce a sfruttare a pieno grazie alla sua tecnica con il pallone. Con queste doti l’attaccante diventa molto pericoloso nell’uno contro uno e soprattutto nello stretto, dove può inventare una giocata per arrivare a mettere a segno dei gol. Proprio questa sua facilità nel realizzare reti è uno degli aspetti che ha spinto Tiago Pinto e Mourinho a puntare su di lui per sostituire un attaccante come Edin .

Uno dei suoi modelli in mezzo al campo ovviamente è Didier Drogba, al quale spesso è stato paragonato, e forse anche per questo lo Special One vuole allenarlo per farlo definitivamente sbocciare, così come fece con il giocatore della Costa d’Avorio a Londra. Il rapporto con lo storico centravanti Blues è molto soldo e risale agli esordi della sua carriera da calciatore, quando ancora bambino venne soccorso da Didier che lo aveva trovato fuori dal centro di allenamento al freddo. “Il primo giocatore che incontrai da ragazzino, quando ero all’Academy, fu proprio Didier. Mi vide fuori dalla porta, che avevo freddo, mi fece salire in auto e mi accompagnò al campo d’allenamento. Avevo solo 9 anni”. Abraham dà molte garanzie con i suoi 125 gol in 266 presenze, ma uno degli aspetti più interessanti del suo gioco riguarda la percentuale di passaggi completati nella passata stagione, 73%, che lo rende un giocatore fondamentale per gestire il pallone in fase offensiva e servire i compagni nella costruzione della manovra.

Ma la personalità e la maturità vengono mostrate anche fuori dal campo, come dimostra il suo attaccamento al gruppo squadra del Chelsea. Nonostante la giovane età infatti è stato il primo a schierarsi al fianco della squadra quando iniziarono a circolare alcune voci di litigi all’interno dello spogliatoio dopo la cacciata di Lampard. In particolare la stampa inglese si scagliò contro , accusandolo di aver cercato lo scontro fisico con alcuni compagni per delle decisioni tattiche. Abraham inviò un messaggio attraverso il proprio profilo in cui scrisse “Ho sentito delle cose assurde su tramite i social oggi. Completamente senza senso. Toni è un grande fratello per tutti noi”.

INFORTUNI – Nella scelta del futuro attaccante della Roma uno degli aspetti che maggiormente verrà preso in considerazione è quello relativo agli infortuni. Abraham da questo punto di vista rappresenta una garanzia, visto che nella sua carriera solo in tre stagioni è stato costretto a fermarsi a causa di problemi fisici. La prima volta risale alla stagione 2016/2017, quando vestendo la maglia del Bristol City aveva risentito di un infortunio alla coscia che lo aveva costretto a saltare cinque partite. Per rivedere il suo nome nella lista infortunati bisogna arrivare al 2019/2020, quado un problema alla caviglia lo costrinse a saltare tre gare con il Chelsea. Lo stesso tipo di problema però lo colpì anche la stagione successiva, solo che in quell’occasione le partite di club che non riuscì a disputare furono sei. A causa di quel fastidio Abraham rimase fuori anche dalle convocazioni della Nazionale inglese, prima squadra e Under 21, che in quel periodo disputavano rispettivamente partite di qualificazione in vista del prossimo Mondiale e del girone del campionato Europeo giovanile.