Post Match - La citazione colta di Cristante

07/01/2021 alle 14:18.
palla-trasversa

LAROMA24.IT (Mirko Bussi) - Bryan Cristante è un ragazzo apposto. Non bastasse il timbro di qualità che ne appose ("Ne vorrei altri 100 come lui", disse il giorno dell'addio), l'abbondante disponibilità che l'ha portato a riciclarsi anche da difensore centrale, possibile solo se si hanno ingenti competenze logiche di comprensione del gioco, ieri il numero 4 ha mostrato di conoscere la storia. E di saperla reinterpretare a proprio favore.

Bryan Cristante arriva alla Roma un anno dopo l'addio al calcio di . Eppure, nella biblioteca di Trigoria, deve aver letto le gesta della "palla trasversa". Il termine, coniato da , con cui si diede un nome a quella materia indecifrabile a difensori di ogni ordine e grado per lustri. Nasce per sineddoche, dall'indicare la parte per il tutto. La parte era quel pallone che arrivava "da bandierina", in letteratura spallettiana, quindi diagonalmente, il tutto era quello che sapeva metterci sopra , "a bandierina", quindi altrettanto diagonalmente ma in tutt'altra dimensione. Disinnescava ogni sistema di regolazione difensiva. Perché "la linea difensiva non riceve nessun segnale e non ha punti di riferimento" spiegava l'allenatore toscano a 'La Partita Perfetta' (qui il VIDEO), quando ormai, al secondo capitolo della sua avventura alla Roma, l'invenzione di era stata tradotta in un codice collettivo.

Didatticamente infatti a "palla coperta", dunque quando la giocata avversaria non può essere in profondità, verso la porta, che sia per una pressione o per una postura del corpo di chi è in possesso o sta per ricevere il pallone, la linea difensiva è invitata ad accorciare, quindi a salire e mantenersi alta rispetto alla propria porta. Il sistema andò in tilt quando arrivò chi, di spalle, sapeva comunque trovare i compagni in profondità. , appunto. Te ne accorgi quando ormai è troppo tardi. Come ha imparato Cristante e messo in mostra ieri a Crotone.

Vale la pena, però, ammirare anche la preparazione collettiva alla giocata: la disposizione fluida della Roma che non fa riferimento a posizioni prestabilite ma piuttosto alle funzioni da svolgere. Così può capitare che mentre Pau Lopez conduce al di fuori dell'area diventando un autentico giocatore di movimento, i suoi appoggi vicini siano, oltre a Smalling, Villar e Mkhitaryan, nelle sempre meno attuali grafiche di formazione disposti convenzionalmente più avanti. La scelta ha due conseguenze tattiche: libera Mancini e Ibanez oltre le prime pressioni avversarie e svuota il settore centrale dove si andrà a materializzare la "palla trasversa".

Qui arriva Cristante, inizialmente più alto proprio per diluire la pressione avversaria dalla zona di costruzione romanista (in doppia superiorità numerica, 8v6), e senza dare preavvisi di allarme alla linea difensiva del Crotone, scompone la propria corsa all'ultimo, aprendo quel poco che basta la postura per spalancare il campo al 3v3 finale della Roma.

E' un attimo. E ti ritrovi dall'altra parte. Nel posto più bello mentre gli avversari corrono disperatamente all'indietro.