Stadio Roma, il Campidoglio: "Ci sono i margini per l'ok". L'ira di Zingaretti: "Uno sgarbo"

04/02/2017 alle 02:15.
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Prima chiedono un mese di proroga, il giorno dopo depositano il loro 'no' formale al progetto: "Uno sgarbo al sistema". Il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, a poche ore dal parere negativo del Campidoglio allo , non nasconde la sua ira. Si dice "colpito", perche' "quando si protocollano giudizi di quel tipo, e in maniera del tutto inaspettata data la richiesta di sospensione, e' evidente che siamo in un campo in cui mi riesce difficile comprendere cio' che sta avvenendo". Ma soprattutto Zingaretti e' "preoccupato". Perche' per mesi la sua amministrazione, dove e' insediata la Conferenza dei servizi, ha chiesto al Campidoglio di uscire dall'angolo dell'incertezza politica e produrre atti formali.  Ma questo tipo di tempistica, e il parere negativo - pieno di appunti, suggerimenti di modifica del progetto non proprio secondari e prescrizioni severe come la modifica della perimetrazione - rendono oggi piu' lontano uno scenario favorevole al progetto, nonostante ieri sia il Comune di Virginia Raggi, sia l'accoppiata proponente As Roma- ostentassero ottimismo e volonta' di proseguire. E oggi il Campidoglio fa sapere che l'incontro con il Club e' fissato per martedi' prossimo, ribadendo che "ci sono tutti i margini per concludere positivamente la procedura".    

Ma ora la situazione e' un'altra. Adesso c'e' carta, e carta canta, dice Zingaretti, "e quando sono aperte le conferenze dei servizi le parole e le conferenze stampa contano poco. Allo stato attuale il giudizio del Comune e' negativo". E non solo quello del Campidoglio: anche la Citta' Metropolitana (il cui sindaco e' Virginia Raggi, vice 'operativo' il pentastellato Fabio Fucci) ha espresso il suo dissenso, e, come nel caso di Roma Capitale, ha dettato la sua ricetta per trasformare il 'no' in un 'si''. Va detto che solo fino a qualche giorno fa era emerso che tra il Campidoglio e i proponenti era ripartita una linea di dialogo, ed e' per questo che c'e' chi legge la situazione come piu' liquida di quanto possa apparire.

Certo, da ieri c'e' un parere formale e protocollato, ma e' altrettanto vero, si ragiona dalle parti della Conferenza dei servizi, che nulla osta, almeno formalmente, alla possibilita' da parte del Comune di cambiare idea. E infatti circola la voce che dal Campidoglio stiano preparando una lettera che corregga in qualche modo il tiro. Inoltre chi ha letto il parere con occhi tecnici ha avuto l'impressione di un documento pronto da tempo, e per questo non aggiornatissimo. Secondo Fabio De Lillo, consigliere regionale di centrodestra, sarebbe il momento per Zingaretti di "prendere in mano la situazione e non farsi dettare l'agenda dall'ideologismo grillino, altrimenti e' complice dello sfascio".

Certo e' che lo sport italiano, in questo momento, sarebbe favorevole allo , sebbene lo sguardo per forza di cose sia esterno: "Tifiamo - ha detto il presidente del Coni Giovanni Malago' - affinche' si possa fare. Ieri sera sembrava che la cosa fosse tramontata, ma mi pare che ci sia ancora una partita da giocare". La chiosa e' tagliente: "Ogni persona e' in grado di giudicare gli aspetti di questa telenovela". Malago' dal Campidoglio di Virginia Raggi e' ancora scottato, vedi alla voce candidatura olimpica: "Noi non abbiamo mai potuto spiegare il nostro dossier perche' non c'e' mai stato un incontro. Qui c'e' dialogo e confronto. Mi auguro che non ci sia lo stesso risultato finale"

(ansa)

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