Diritti Tv, l'Antitrust: "Istruttoria per verificare spartizione Sky-Mediaset". Nel mirino le dichiarazioni di Lotito

20/05/2015 alle 00:13.
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L'istruttoria Antitrust nei confronti di Sky Italia, Rti-Mediaset, Infront Italy e della Lega di Serie A sull'assegnazione dei diritti tv per il campionato di calcio nel triennio 2015-2018 è volta a verificare se siano intervenuti «accordi spartitori fra Sky e Mediaset» e se ci sia stata «un'intesa restrittiva della concorrenza». Lo rende noto la stessa Autorità Garante per la Concorrenza e del Mercato in un comunicato stampa.

In particolare, si legge nella nota "al termine della procedura per l’assegnazione dei diritti televisivi, Sky avrebbe dovuto trasmettere le partite del Campionato di Serie A sulle piattaforme satellitare e digitale terrestre contenute nei “Pacchetti A e B”, mentre a Mediaset – che aveva presentato l’offerta più alta solo per il “Pacchetto D” – sarebbero spettate le restanti partite su tutte le piattaforme. Successivamente alla gara, tuttavia, l’assetto definitivo delle assegnazioni è risultato diverso per i singoli “pacchetti” in cui erano stati inseriti i diritti televisivi: il pacchetto satellitare (A) è stato assegnato a Sky, il pacchetto digitale terreste (B) è stato assegnato a RTI, mentre il pacchetto D è stato assegnato a RTI e poi da questa ceduto a Sky"

"Oggetto dell’istruttoria dell’Antitrust è la possibile sussistenza di un’intesa restrittiva della concorrenza, in violazione dell’art. 101, comma 1, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, volta eventualmente a “condizionare e alterare” gli esiti della procedura di assegnazione e a escludere i potenziali nuovi entranti, in modo da pregiudicare il commercio intracomunitario. Il procedimento dovrà concludersi entro il 30 aprile 2016", conclude la nota.

L'ipotesi di un «accordo restrittivo della concorrenza» sui diritti del campionato di serie A 2015-2018 tra i principali operatori nel mercato della pay tv, Sky e Mediaset, «favorito dalla stessa Lega, nonchè da Infront», è stata formulata «sulla base di alcune notizia di stampa apparse nel mese di febbraio 2015», spiega l'Autorità Antitrust nel provvedimento in cui ha deliberato l'avvio dell'istruttoria sulla vicenda. In particolare, a quanto si apprende, nel mirino sarebbero finite alcune parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito: «Io, di bilanci, me ne intendo, sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi».

L'assegnazione finale dei diritti tv della serie A 2015-2018 sarebbe stata il risultato non di «un confronto competitivo fra gli operatori interessati», bensì «il frutto di un accordo, realizzato successivamente all'espletamento della gara», spiega l'Antitrust nella delibera di apertura dell'istruttoria, in cui sottolinea anche che «l'accordo potrebbe aver alterato il normale dispiegarsi del gioco della concorrenza, determinando di fatto una ripartizione dei diritti audiovisivi sulla base di un principio storico, cristallizzando le assegnazioni operate nelle stagioni calcistiche precedenti». Tale accordo, si legge ancora, «ha avuto l'effetto di escludere possibili nuovi concorrenti nel mercato», in particolare Eurosport che «aveva presentato un'offerta»

(agcm.it)

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