LAROMA24.IT (Matteo Arceri) – La Roma non ha neanche il tempo di metabolizzare la sconfitta di ieri in Champions League contro il Barcellona (4-1), che è già costretta a rituffarsi in campionato dove l’attende la partita casalinga contro la Fiorentina, in programma sabato 7 aprile alle ore 18. Anche la squadra viola è reduce dalla gara infrasettimanale contro l’Udinese, valevole per il recupero della 27° giornata di Serie A, rinviata a causa della tragica scomparsa di Davide Astori, in cui i toscani si sono imposti per 0-2. Ma il match dell’Olimpico tra Roma e Fiorentina non sarà soltanto l’incontro tra le due formazioni, ma vedrà anche sfidarsi i due attaccanti simbolo delle due squadre: da una parte Edin Dzeko, dall’altra Giovanni Simeone.
DZEKO: UN VERO BOMBER – Con la rete segnata al Camp Nou, che lascia un piccolissimo spiraglio di speranza per raggiungere la semifinale, Dzeko ha raggiunto quota 5 gol in una sola stagione di Champions League, diventando così il primo giocatore giallorosso ad agguantare un tale record (Francesco Totti ne aveva segnati soltanto 4 nella edizione 2006/2007). "Da dove si riparte?" Hanno chiesto nel post-partita all’attaccante bosniaco. “Si riparte dalla Fiorentina” è stata la sua risposta, lasciandosi così alle spalle la sconfitta con il Barcellona e immergendosi subito nella prossima gara di campionato, dove l’attende un impegno non facile visto il buon rendimento di questo periodo della squadra di Pioli. La Roma sarà costretta a vincere per mantenere la terza posizione in classifica (l’Inter è quarta a -1) e per farlo ha bisogno dei gol di Dzeko. Sarebbe stato difficile replicare i numeri della scorsa stagione (in 37 presenze in Serie A ha segnato 29 volte), ma seppur con meno reti il rendimento del numero 9 giallorosso rimane positivo: in 29 presenze ha segnato 14 gol. La squadra si è resa conto che non può fare più a meno del proprio bomber e lo ha dimostrato nel precedente turno di campionato contro il Bologna quando, entrato a mezz’ora dalla fine, è stato necessario un suo colpo di testa (il 5° della stagione) per pareggiare la partita che stava prendendo una brutta piega.
EL ‘CHOLITO’ - Se da una parte la Roma si affida ai gol di Dzeko, allo stesso modo dall’altra parte la Fiorentina si affida alle reti di Giovanni Simeone che fin qui in 30 presenze (una in più rispetto al bosniaco) ha segnato 9 volte, diventando così il capocannoniere della squadra viola. Nelle ultime due partite giocate, quella contro il Crotone e quella di recupero contro l’Udinese, è andato a segno in entrambe le circostanze, ritrovando quella continuità di rendimento che aveva smarrito proprio nel momento buio della Fiorentina. Nonostante i due giocatori ricoprano la stessa posizione nelle rispettive formazioni, tuttavia il ‘cholito’ ha caratteristiche fisiche e tecniche completamente differenti rispetto a Dzeko. Se il bosniaco viene considerato come un centravanti puro, a cui piace ricevere la palla sui piedi, l’ex genoano è un giocatore più di movimento che, grazie alla sua velocità, dinamismo e forza fisica, riesce ad attaccare la profondità, mettendo in difficoltà la difesa avversaria. Nonostante non sia molto alto (1,79 m), Simeone è anche un abile colpitore di testa. Infatti dei 9 gol segnati in campionato ben 4 li ha siglati di testa. Tra questi c’è anche quello del momentaneo pareggio firmato nella partita di andata, dove l’attaccante argentino, su cross dalla sinistra di Biraghi, scivola alle spalle del difensore Fazio e di testa manda la palla in rete. La partita finirà 2-4 per la Roma.